sabato 1 settembre 2012

Itinerari possibili: Bolzano – Innsbruck – Neuschwanstein


Obbiettivo il Castello di Ludwig, il castello a cui Walt Disney si è ispirato per disegnare il castello più famoso delle favole.

Partenza all’alba direzione Bolzano, dopo circa 2 ore e mezza di viaggio (esclusa doverosa sosta autogrill per seconda colazione) arriviamo nella graziosa città di Bolzano. Non importa che stagione sia perché la città ci accoglie sempre con la bellezza dei suoi scorci, nel periodo natalizio con i famosissimi Mercatini che animano la piazza Walther e in tutte le stagioni con i colori del panorama. Tappa fissa in ogni periodo è il Museo Archeologico che ospita Ötzi, l’uomo del Simulaun, la mummia ritrovata il 19 settembre 1991 in Val Senales vicino a Bolzano. 

Disponendo di un po’ di tempo si può approfittare per un rigenerante Bagno di Fieno: furono i contadini che per caso scoprirono l’efficacia dei bangi di fieno; dormendo tra l’erba appena tagliata, il giorno dopo, si sentivano carichi e pronti per affrontare una giornata di fatica, risultato garantito,,provare per credere.
Dopo un pranzo leggero ci rimettiamo in viaggio in direzione Innsbruck che raggiungiamo dopo un’oretta di canti, barzellette e risate.

Box del cibo: Cosa mangiare a Bolzano
I taglieri di salumi (prosciutto, salame di cervo, bresaola e formaggi con salsa di rafano)
Carpaccio di cervo con noci e scaglie di grana
I Canederli, asciutti al burro o in brodo. Canederli di spinaci con burro fuso, canederli di formaggio con salsa di funghi, canederli di rape rosse su crema di rafano, il tutto su insalata cappuccio.
E per esagerare Gulash con canederli (non proprio il pranzo leggero di cui abbiamo parlato)

Il pomeriggio è dedicato al gioiello del Tirolo sede, insieme a Bolzano, della Convenzione delle Alpi (trattato internazionale sottoscritto dagli otto Stati alpini: Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia e Svizzera, nonché dall’Unione Europea con l’obbiettivo di garantire una politica comune dell’Arco alpino).

Il nome deriva da Inn e bruck cioè ponte sul fiume Inn. Numerosi gli scorci da ammirare passeggiando per le vie del centro:
*      Il Goldenes Dachi (il Tettuccio d’Oro) è il pregevole balcone del palazzo residenziale che fu di Massimiliano I, la caratteristica di essere realizzato con tegole a scaglie di rame dorato e parapetti riccamente affrescati lo rende una delle principali mete per una fotografia “da avere”
*      Numerosi edifici in stile tardo medioevale sono concentrati nel centro storico, lo stile neogotico invece spazia nell’intera città in edifici come la Hofkirche, una chiesa a tre navate all’interno della quale si trova la tomba di Massimiliano I, in stile rinascimentale dalle forme grandiose e contraddistinta da 28 statue bronzee
*      La torre del Municipio risalente al 1358
*      La Chiesa dei Gesuiti, la Mariahilfkirche, la Chiesa ed il Convento di Wilten ed alcuni edifici privati come il Palazzo Fugger ed il Palazzo della Dieta Provinciale sono invece in stile barocco.
*      Il Castello di Ambras situato in collina è legato alla vita dell’arciduca Ferdinando II, egli sognava infatti di avvicinarsi a Vienna ed iniziò il progetto del castello quando ancora non gli era permesso di lasciare il governatorato di Boemia. Il progetto prevedeva di trasformare in un palazzo il carinò di caccia sulla collina che sovrastava Innsbruck. Il castello funge da “succursale” del Museo di Storia dell’Arte, contiene infatti parte dei ritratti della casa d’Asburgo e parte della collezione d’armature di Ferdinando. Altra perla del castello è il parco, in stile inglese.
  *      Riesenrundgemalde è una raffigurazione panoramica su una superficie di 1.000 mq, l’enorme pittura visualizza la terza battaglia presso il monte Isel e la vittoria dei combattenti per la libertà del Tirolo contro le truppe francesi e la Baviera.  Il dipinto ha subito numerosi traslochi, nel 1906 esposto a Londra presso il Royal Austrian Exhibition, durante la Prima Guerra Mondiale tornò a Vienna e dal 2010 risiede nel museo Das Tirol Panorama situato sul Monte Isel.


Box del cibo: Cosa mangiare ad Innsbruck
Bratzel!!! (la mia passione)
Formaggi ed affettati tipici, il gustosissimo speck ed i formaggi tirolesi
Käsespätzle: gnocchetti a base di farina con formaggio
Bauern gröstl: un tipo di stufato di carne con patate arrostite, uovo al tegamino e insalata di cavolo cappuccino
Wiener schnitzel: cotoletta milanese di maiale con patate e prezzemolo e mirtilli rossi
Da testare le ottime birre artigianali

Dopo una notte in un delizioso alberghetto a conduzione familiare (si possono trovare stanze a partire da 30/60 € a persona), la mattina ci si mette in marcia con il favore della fresca arietta delle Alpi.
Circa 100 km ed un’ora e mezza di paesaggi alpini ci separano dalla meta finale: il castello di Neuschwanstein! Il castello delle favole!!


Il Castello (in italiano della Nuova Pietra del Cigno) è stato costruito alla fine del XIX secolo ed è decisamente uno dei castelli più fotografati al mondo, grazie all’ispirazione che ha fornito al grande Walt Disney per disegnare il più famoso castello delle favole. Sorge nel sud-ovest della Vavciera nei pressi di Fussen, di fronte al castello di Hohenschwangau, dove Ludovico (Ludwig) trascorse l’infanzia.

Iniziò la costruzione il re Ludwig II di Baviera conosciuto anche come il “re matto Ludovico”. Il castello trae il suo nome da Lohengrin, il Cavaliere del Cigno dell’opera di Richard Wagner e fu progettato non solo dall’architetto Eduard Riedel ma anche da due scenografi sotto la supervisione diretta del committente, il re stesso. Il castello può essere considerato un monumento dedicato al compositore, amico ed idolo del re; tra le abitudini del re c’era quella di assistere da solo a teatro alle rappresentazioni delle opere di Wagner, che conosceva a memoria; il compositore non visitò mai il castello.


Tutte le sale sono decorate con motivi wagneriani ad eccezione della sala del trono. Pur essendo priva del trono (Ludwig II di Baviera morì prima che il trono venisse completato), la sala possiede un'atmosfera sacrale a somiglianza di una cappella palatina. I motivi decorativi sono ispirati dall'arte bizantina.

Una delle stanze del castello riproduce, in maniera molto realistica, una grotta con tanto di stalattiti e stalagmiti e, una cascata.
Re Ludwig II era amante della bella vita, disinteressato della politica, spendaccione e sognatore: impiegò tutto il suo patrimonio nella costruzione del castello; venne dichiarato pazzo dal Consiglio di Stato (senza nemmeno una visita medica), fu imprigionato e da lì a breve venne trovato affogato, a soli 41 anni, in circostanze mai del tutto chiarite.

Vicino a Neuschwanstein si trova la gola di Pöllat, sormontata da un ponte (Marienbrücke) alto 90 metri dal quale si può godere di una splendida vista sul castello e sulle montagne bavaresi.

Ha ispirato i castelli delle favole della Walt Disney, che lo prese a modello per alcuni tra i suoi più celebri film d'animazione: "Biancaneve e i sette nani", "Cenerentola", "La bella addormentata nel bosco"; ha ispirato il castello di Pandora, e appare in tutti i manga della serie "I Cavalieri dello zodiaco", nel castello sono inoltre stati ambientati innumerevoli film.
Nel corso del suo regno, Ludwig II ha fatto costruire tre castelli, specchio della sua personalità e delle sue passioni storiche, artistiche e musicali. Tra i monumenti più visitati della Germania, i castelli di Neuschwanstein, Linderhof ed Herrenchiemsee sono un inno alle antiche leggende germaniche, musicate da Wagner, e all'epoca d'oro dell'assolutismo e della Francia di Luigi XIV, il Re Sole. Ogni anno più di 2 milioni di persone da tutto il mondo accorrono a visitarli. Ancora oggi la figura di Ludwig suscita molto interesse: non si contano le biografie, studi storici, film, mostre e musei a lui dedicati. La sua amata cugina Sissi (Elisabetta di Baviera) scrisse una famosa poesia dove paragona se stessa ad un gabbiano e Ludwig a un'aquila, segno del desiderio di fuggire dalla vita di corte e da tutti i suoi immutabili cerimoniali.

Il Mistero della Morte di Ludwig II
Re Ludwig II è stato deposto dal trono l'8 giugno 1886: una commissione medica presieduta dal dottor Bernhard von Gudden lo dichiara malato di mente. Il mattino del 12 giugno il sovrano viene condotto in carrozza da Neuschwanstein a Berg, un piccolo castello sulle rive del lago di Starnberg trasformato per l'occasione in una sorta di prigione: inferriate alle finestre, spioncini da ogni parte, porte che si potevano aprire solo dall'esterno...

1. Sua Maestà è malato di mente ad un grado molto avanzato, cioè soffre di quella forma di malattia mentale che gli psichiatri ben conoscono per esperienza col nome di paranoia (pazzia).

2. Data questa forma di malattia, il suo graduale e progressivo sviluppo e la sua già molto lunga durata, che si estende su un gran numero di anni, Sua Maestà è da dichiarare inguaribile e si può prevedere con sicurezza un ulteriore decadimento delle forze psichiche.

3. A causa della malattia la libera volizione di Sua Maestà è completamente esclusa, egli è da considerare impedito nell'esercizio del governo e tale impedimento durerà non solo più di un anno, ma per tutta la vita.

(estratto della perizia medica)

Nel pomeriggio del 13 giugno, Domenica di Pentecoste, Ludwig chiede di poter fare una passeggiata e il dottor von Gudden lo accompagna, senza alcun infermiere o guardia al seguito: il sovrano appare sereno e tranquillo e il suo medico non ritiene necessaria la presenza di una "scorta". 
Passate alcune ore, i due non fanno ritorno e scatta l'allarme. Partono le ricerche prima intorno al castello, poi lungo il parco e, finalmente, verso le 23 vengono ritrovati sia Ludwig che il medico: sono tutti e due morti nelle acque del lago!

La morte viene subito classificata come annegamento causato da un incidente ma l'autopsia ha poi stabilito che non c'era acqua nei polmoni del sovrano.

Sono state fatte diverse supposizioni e speculazioni - un suicidio? un omicidio? un malore durante un tentativo di fuga? - su questo evento che resta comunque un enigma e che ha enormemente contribuito a creare il mito di Ludwig e la fortuna della sua Baviera.

La Canzone di Ludwig, nata dai barcaioli di Starnberg, recita: "E assassini misteriosi, il cui nome non si sa, lo gettarono nel lago, assalendolo alle spalle".

Nel punto preciso del lago dove è stato rinvenuto il corpo senza vita del Re è stata posta all'inizio del '900 da suo cugino Ludwig III, l'ultimo re di Baviera, una croce in legno a perenne ricordo del triste evento.

Ludwig disse negli ultimi anni di vita: "Voglio rimanere un eterno enigma, per me stesso e per gli altri". Ci è decisamente riuscito!

Un week end tra storia e leggende, tra paesaggi mozza fiato forgiati dall’uomo e dalla natura, cosa c’è di meglio che iniziare un viaggio, seppur breve, che può arricchire conoscenze e pensieri e lasciare negli occhi e nel cuore dei ricordi indelebili?

La magia del viaggio.. è tutta qui.

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