secondo una mia personale teoria gli alberi sono come le persone: ci sono quelli che crescono soli in cima ad una collina noncuranti delle intemperie, ci sono quelli che cresono avvinghiati ad un altro perchè da soli non sanno stare, poi ci sono i rampicanti, piante parassite che devono crescere addosso ad un'altra per sopravvivere. ogni volta che guardo un albero non posso fare a meno di pensare ad una similitudine con qualche essere umano... chissà...
di sicuro gli alberi qui di seguito ne hanno passate e viste molte.. per arrivare fino a noi.
La Spina Santa di Glastonbury, Inghilterra
Fotografia di James Osmond
Fotografia di James Osmond
Il Biancospino di Glastonbury - anche detto la Spina santa - nacque
secondo la leggenda dal bastone di Giuseppe d'Arimatea che lo piantò in
questa zona dell'Inghilterra meridionale al suo sbarco dalla nave con
cui portò il Santo Graal dalla Terrasanta.
Ma nel 2010, in una sola notte l'albero venne distrutto in un atto di vandalismo. Oggi ne resta solo il tronco.
Nel corso dei secoli il biancospino è stato replicato più volte per talea; quindi, quando la pianta venne abbattuta per la prima volta durante la Guerra Civile Inglese, un suo clone venne ripiantato al posto dell'originale.
La partcolarità di questa pianta è che fiorisce due volte all'anno, attorno a Pasqua e a Natale. Tutti gli inverni un ramoscello del biancospino finisce a casa dei reali inglesi.
Ma nel 2010, in una sola notte l'albero venne distrutto in un atto di vandalismo. Oggi ne resta solo il tronco.
Nel corso dei secoli il biancospino è stato replicato più volte per talea; quindi, quando la pianta venne abbattuta per la prima volta durante la Guerra Civile Inglese, un suo clone venne ripiantato al posto dell'originale.
La partcolarità di questa pianta è che fiorisce due volte all'anno, attorno a Pasqua e a Natale. Tutti gli inverni un ramoscello del biancospino finisce a casa dei reali inglesi.
Il Candelabro, California
Fotografia di Transcendental Graphics, Getty Images
Fotografia di Transcendental Graphics, Getty Images
In quest'immagine degli anni Trenta un'auto attraversa il cosiddetto
Chandelier Tree, l'albero candelabro, nell'Underwood Park in California.
Questa sequoia alta quasi 100 metri venne scavata durante i primi tempi
delle macchine a benzina.
Oggi in America del Nord resta solo il 5% circa delle foreste originali di sequoie.
Oggi in America del Nord resta solo il 5% circa delle foreste originali di sequoie.
La foschia mattutina ammanta un antico eucalipto nello stato australiano
del Victoria. Ci sono centinaia di specie di eucalipto, e quasi tutte
sono native dell'isola conntinente.
Fotografia di Nick Rains, Corbis
Eucalyptus regnans, o eucalipto australiano, è una delle piante da fiore più alte del mondo, seconda solo alle sequioie californiane.
Queste piante, che si sono rivelate fondamentali sia per gli aborigeni sia per i coloni, forniscono un olio utilizzato in alcuni rituali per ripulire l'aria dalle energie negative, mentre per i koala le loro foglie sono la fonte principale di cibo.
Fotografia di Nick Rains, Corbis
Eucalyptus regnans, o eucalipto australiano, è una delle piante da fiore più alte del mondo, seconda solo alle sequioie californiane.
Queste piante, che si sono rivelate fondamentali sia per gli aborigeni sia per i coloni, forniscono un olio utilizzato in alcuni rituali per ripulire l'aria dalle energie negative, mentre per i koala le loro foglie sono la fonte principale di cibo.
Cipresso solitario, California
Fotografia di Michele Falzone, Getty Images
Fotografia di Michele Falzone, Getty Images
Il Lone Cypress, il cipresso solitario sulla costa vicino Monterey, in California, è uno degli alberi più fotografati del mondo.
Si sa che si tratta di una pianta antica, ma la sua età non è stata ancora determinata con esattezza. Questo albero può vivere fino a 400 anni, ma l'esposizione alle intemperie potrebbe farlo sembrare più vecchio di quello che è.
Si sa che si tratta di una pianta antica, ma la sua età non è stata ancora determinata con esattezza. Questo albero può vivere fino a 400 anni, ma l'esposizione alle intemperie potrebbe farlo sembrare più vecchio di quello che è.
La quercia di Abramo
Fotografia di Michael Maslan Historic Photographs, Corbis
Fotografia di Michael Maslan Historic Photographs, Corbis
Venerata da secoli, la quercia di Abramo, nella Valle di Mamre, vicino a
Hebron, in Cisgiordania (qui in una foto del 1890 circa) segna il luogo
dove si dice che il padre fondatore di Israele venne visitato dagli
angeli che gli promisero un figlio.
Questa quercia del monte Thabor potrebbe avere anche 5.000 anni, e potrebbe essere ciò che resta di una foresta che un tempo ricopriva la regione.
Vuole la leggenda che la pianta morirà prima dell'arrivo dell'Anticristo. Il fusto principale è morto nel 1996, ma due anni dopo è spuntato un ramo che fa sperare in una ripresa.
Questa quercia del monte Thabor potrebbe avere anche 5.000 anni, e potrebbe essere ciò che resta di una foresta che un tempo ricopriva la regione.
Vuole la leggenda che la pianta morirà prima dell'arrivo dell'Anticristo. Il fusto principale è morto nel 1996, ma due anni dopo è spuntato un ramo che fa sperare in una ripresa.
L'arco dei sicomori, California
Fotografia di Ellen Isaacs, Alamy
Allacciati assieme come questi due sicomori, uniti a formare un arco, gli alberi del Gilroy Gardens Theme Park in California sono stati "modellati" per assumere forme particolari: un intervento che prende il nome di "grafting".
Fotografia di Ellen Isaacs, Alamy
Allacciati assieme come questi due sicomori, uniti a formare un arco, gli alberi del Gilroy Gardens Theme Park in California sono stati "modellati" per assumere forme particolari: un intervento che prende il nome di "grafting".
Cipresso di Montezuma
Fotografia di Infinita Highway, Getty Images
Alcuni ritengono che questo cipresso di Montezuma (Taxodium mucronatum) noto anche come Árbol del Tule, sia l'albero più grosso del mondo. Secondo il comitato che si occupa delle nomination per il patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, la pianta misura 35 metri di diametro e 30 di altezza. (l'Árbol del Tule non è ancora ufficialmente nella lista)
L'albero deve il suo nome alla chiesa di Santa Maria del Tule nello Stato messicano dell'Oaxaca, in cui l'albero si trova da circa 2.000, quando forse venne piantato da un sacerdote azteco.
Alcuni ritengono che questo cipresso di Montezuma (Taxodium mucronatum) noto anche come Árbol del Tule, sia l'albero più grosso del mondo. Secondo il comitato che si occupa delle nomination per il patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, la pianta misura 35 metri di diametro e 30 di altezza. (l'Árbol del Tule non è ancora ufficialmente nella lista)
L'albero deve il suo nome alla chiesa di Santa Maria del Tule nello Stato messicano dell'Oaxaca, in cui l'albero si trova da circa 2.000, quando forse venne piantato da un sacerdote azteco.
L'albero della danza
Fotografia di Landschaftsverband Westfalen-Lippe
Si chiama tanzlinde, albero della danza, l'enorme tiglio millenario situato a Steinfurt, in Germania, la cui chioma richiede addirittura il sostegno di un'impalcatura sotto cui possono svolgersi danze e riunioni di tutta la comunità. Alberi come questo sono piuttosto diffusi in vari paesini europei.
Fotografia di Landschaftsverband Westfalen-Lippe
Si chiama tanzlinde, albero della danza, l'enorme tiglio millenario situato a Steinfurt, in Germania, la cui chioma richiede addirittura il sostegno di un'impalcatura sotto cui possono svolgersi danze e riunioni di tutta la comunità. Alberi come questo sono piuttosto diffusi in vari paesini europei.
Baobab, Madagascar
Fotografia di Mint Images Limited, Alamy
In Madagascar, un uomo raccoglie corteccia da un albero di baobab nei pressi del villaggio di Andavadoaka. Con la corteccia si fabbricano corde, ma sull'isola la pianta ha anche una valenza religiosa.
“Sull'isola l'usanza di adorare gli alberi si basa sulla credenza che gli spiriti degli antenati vivano nelle foreste e in altre forme naturali considerate pacifiche", spiegano Armand Randrianasolo e Alyse Kuhlman, che partecipano al progetto alberi sacri del Missouri Botanical Garden.
Per questo è abbastanza usuale notare ai piedi dei baobab offerte come rum, miele, monete o caramelle, o vedere i malgasci rendere omaggio ai loro antenati avvolgendo tronchi e rami con panni bianchi e rossi.
Fotografia di Mint Images Limited, Alamy
In Madagascar, un uomo raccoglie corteccia da un albero di baobab nei pressi del villaggio di Andavadoaka. Con la corteccia si fabbricano corde, ma sull'isola la pianta ha anche una valenza religiosa.
“Sull'isola l'usanza di adorare gli alberi si basa sulla credenza che gli spiriti degli antenati vivano nelle foreste e in altre forme naturali considerate pacifiche", spiegano Armand Randrianasolo e Alyse Kuhlman, che partecipano al progetto alberi sacri del Missouri Botanical Garden.
Per questo è abbastanza usuale notare ai piedi dei baobab offerte come rum, miele, monete o caramelle, o vedere i malgasci rendere omaggio ai loro antenati avvolgendo tronchi e rami con panni bianchi e rossi.
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