Era il 1883, quando l’Orient Express della Compagnie Internationale des Wagon-Lits fece il suo viaggio d’inaugurazione. Partiva due volte alla settimana dalla stazione Gare de l’Est di Parigi, facendo
tappa a Strasburgo, Monaco, Vienna, Budapest, Bucarest e Giurgiu, in
Romania; a Giurgiu i passeggeri attraversavano il Danubio su di un
traghetto e dalla Bulgaria prendevano un altro treno alla volta di
Varna, sul Mar Nero. Nel 1889 la linea ferroviaria tra Parigi e
Costantinopoli (Istanbul) fu completata: l’Orient Express
partiva dalla Francia alle diciotto e venticinque e l’arrivo era
previsto a Costantinopoli tre giorni dopo, alle quattro del pomeriggio.
Negli anni Venti, iniziò le sue corse il Simplon Orient Express,
seguendo un tragitto alternativo: prima di arrivare ad Istanbul, faceva
tappa a Losanna, Milano, Venezia, Trieste e Belgrado. In quel periodo,
vennero sostituite le vecchie carrozze in legno con nuovi vagoni letto
in acciaio, dipinti all’esterno di un elegante blu, con decorazioni e
scritte in ottone. Pochi anni dopo fu inaugurato l’Arlberg Orient Express, che passava da Zurigo ed Innsbruck per Budapest.
Alla fine degli anni Venti i treni della Compagnie Internationale des Wagon-Lits divennero famosi per il loro confort e lusso, non solo grazie all’impeccabile servizio, a
i cibi raffinati e ai vini pregiati, che venivano offerti a bordo, ma
anche per la qualità delle rifiniture, la ricercatezza dei tessuti e
gli splendidi arredi, che ornavano le eleganti carrozze. Ben presto, il
termine Orient Express divenne sinonimo di un servizio, un
sevizio di lusso, di cui usufruivano ricchi uomini d’affari, personaggi
dello spettacolo, scrittori, nobili, diplomatici ed anche spie…
Ampio spazio è stato dedicato dalla letteratura e dal cinema all’Orient Express. Già nel 1897 Bram Stoker lo cita nel suo romanzo “Dracula”: “Diario di Jonathan Harker. 15 ottobre, Varna.—Siamo partiti da Charing Cross il mattino del 12, la sera stessa eravamo a Parigi e salivamo sull’Orient Express, dove i posti erano stati per noi prenotati “.
Nel 1957 Ian Fleming pubblica “Dalla Russia con amore”, il quinto capitolo dedicato alla saga di 007. Pochi anni dopo, esce la versione cinematografica, diretta dal regista Terence Young. Buona parte della trama vede James Bond, Kerim Bey e Tatiana Romanova (interpretati rispettivamente da Sean Connery, Pedro Armendáriz e Daniela Bianchi) sull’Orient Express in viaggio verso Londra.
Tuttavia è probabilmente il romanzo di Agatha Christie, “Assassinio sull’Orient Express”, la storia più conosciuta, che sia legata a questo treno. Un uomo, un certo signor Ratchett, viene trovato assassinato nella cabina a fianco di quella del famoso investigatore privato Hercule Poirot. L’assassino, o gli assassini, hanno inflitto a Ratchett
dodici pugnalate; per via di una tempesta di neve, il treno è isolato
in una località sperduta della Jugoslavia, tutti i passeggeri sembrano
avere un alibi, ma Poirot riuscirà a svelare il mistero. Famoso è il film del 1974 con Albert Finney, nei panni di Hercule Poirot ed un cast eccezionale con Lauren
Bacall, Sean Connery, Ingrid Bergman, Michael York, Vanessa Redgrave,
Jacqueline Bisset, Richard Widmark, John Gielgud, Anthony Perkins,
Martin Balsam, Rachel Roberts, Wendy Hiller, Denis Quilley, Colin
Blakely, Jean-Pierre Cassel e George Coulouris. Le carrozze, che si vedono nel film, sono quelle blu del Simplon Orient Express.
Queste sono solo alcune delle innumerevoli citazioni, che fanno riferimento al leggendario treno Parigi – Istanbul. Recentemente, è stato realizzato uno spot pubblicitario, diretto da Jean-Pierre Jeunet, per il rilancio della storica fragranza Chanel n°5; è ambientato sul Simplon Orient Express e vede come protagonisti l’attrice Audrey Tatou ed il modello Travis Davenporte.
In questi giorni, i vagoni del leggendario treno si trovano a
Santhià, per un’operazione di restauro ed adeguamento agli standard
attuali di sicurezza, presso gli stabilimenti della Magliola,
un’azienda fondata a Biella nel 1829 e dal 1901 presente a Santhià con
uno stabilimento di 200.000 m² di cui 40.000 al coperto, che attualmente
si occupa principalmente della realizzazione, revisione,
ristrutturazione, riparazione e modifica di veicoli ferroviari e
tramviari.
Ogni carrozza del Simplon Orient Express ha una
propria storia, riassunta in una targa in legno su cui si legge l’elenco
delle tratte percorse negli anni. Gli interni sono finemente decorati
con splendidi intarsi, raffiguranti a volte motivi geometrici, altre
volte composizioni floreali ed in alcuni casi sono ornati con raffinati
bassorilievi in vetro. Tra gli artisti, che negli anni Venti vi hanno
lavorato, ricordiamo: René Prou, Morison, Nelson e René Lalique.
La Magliola ha il compito di effettuare la manutenzione generale
delle carrozze; ciò si traduce in lavori di verniciatura degli esterni,
degli interni e nella ristrutturazione dei mobili. Inoltre, si occupa
degli adeguamenti agli standard di sicurezza: revisione del carrello,
degli impianti frenanti e della manutenzione alle trazioni e alle
pulsioni. I vagoni ricoverati presso lo stabilimento di Santhià sono
quattordici: oltre alle sleeping cars, sono presenti due carrozze ristorante, una boutique e due vetture di servizio.
Ogni pezzo deve essere restaurato secondo determinate linee guida,
per rappresentare fedelmente gli anni Venti o per rispettare le rigorose
misure attuali di sicurezza. Salire a bordo dell’Orient Express
non è solo come fare un salto indietro nel tempo: sulle carrozze si ha
la sensazione di entrare in contatto con un mondo immaginario: quello
narrato nei romanzi di Bram Stoker, Agatha Christie e Ian Fleming.
Si ammirano le tarsie in legno, le eleganti poltrone anni ‘20 e le
decorazioni in vetro, ma non si può fare a meno di pensare ai personaggi
delle opere narrative sopracitate ed alle loro storie…
Alla fine del restauro sarà possibile viaggiare nuovamente sul Simplon Orient Express:
il prezzo base per il tragitto di due giorni ed una notte, da Venezia a
Parigi, è di 1.920 €; mentre il prezzo per il biglietto Parigi – Istanbul parte da 6.780 €. Non è sicuramente il sistema più economico o più veloce per andare ad Istanbul, ma ricordatevi, che non si tratta “semplicemente” di un lussuoso treno: l’Orient Express è una leggenda!
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