Il 2013 sarà
l’anno di Gabriele d’Annunzio, di cui si celebrerà il 150° della nascita. Un
programma ricco di eventi, mostre ed appuntamenti culturali per conoscere uno
dei personaggi più dinamici ed innovativi del novecento.
Difficile dire
se il mito che aleggia attorno a Gabriele d’Annunzio sia più legato alla sua
opera letteraria, alla sua vita, ai suoi amori o al suo senso della Patria. Di
certo le celebrazioni per il 150° anniversario della sua nascita permetteranno
di conoscere meglio il “Vate” e di metterne a fuoco la figura, uscendo da
alcuni schematismi storici si troppo banali e scontati, che non hanno certo
contribuito a farlo amare dalle generazioni moderne. La macchina organizzativa
è già in moto e Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il
Vittoriale degli Italiani, nonché promotore delle celebrazioni dannunziane non
vede l’ora di dare il via al programma con l’obbiettivo di “sfatare il mito”
che vuole d’Annunzio un decadente; niente di più falso, asserisce: d’Annunzio
era un creatore, un inventore, un uomo del diciannovesimo, del ventesimo ma
anche del ventunesimo secolo.
° per entrare
nello studio di d’Annunzio occorreva passare sotto un basso architrave che
costringe ad “inchinarsi davanti all’arte”
° per d’Annunzio
“cucinare un uovo in guscio o un uovo sodo è arte difficilissima, da rari
maestri”
° MEMENTO
AUDERE SEMPRER: originariamente era l’acronimo di “Motoscavo AntiSommergibile”m
ma divenne un epico motto: Ricorda di osare Sempre!
Fra le
molteplici iniziative la decisione di dedicare al grande scrittore la prossima
edizione del Salone internazionale del Libro di Torino (16-20 maggio 2013). Una
scelta che ci viene spiegata da Ernesto Ferrero, direttore editoriale della
rassegna: “Con d’Annunzio dobbiamo davvero ricominciare a prendere le misure
perché di lui ci sono rimasti solo i luoghi comuni e gli stereotipi: molto
italiano nei vizi, sperperatore di fortune altrui, grande amatore, dandy
elegantissimo e poeta-soldato. Sappiamo invece poco del d’Annunzio innovatore,
del letterato anomao, il cui vero capolavoro fu la sua vita inimitabile”.
Le celebrazioni
ufficiali inizieranno il 12 marzo (giorno della nascita del Vate) a Pescara,
sua città natale e coinvolgeranno tutta Italia da Verona ad Arezzo, da Genova a
Trento, dove il Museo Caproni ospiterà una mostra dedicata al d’Annunzio
Aviatore.
Anche a teatro
si ricorderà con produzioni originali l’opera del poeta: da Giorgio Albertazzi,
che sta lavorando alla Figlia di Iorio, al giovane Edoardo Sylos Labiani, il cui
Gabriele d’Annunzio tra amore e battaglie debutterà a marzo al Teatro Manzoni
di Milano, insieme ad una grande mostra dannunziana allestita nel foyer. Non
mancheranno le iniziative istituzionali, con una moneta coniata dalla Zecca
dello Stato e l’emissione di un francobollo da parte di Poste Italiane, e
quelle editoriali, con gli importanti contributi del Corriere della Sera e di
Mondadori.
Per quest’ultima
uscirà, in febbraio, il secondo libro di Guerri dedicato a d’Annunzio, “La mia
vita carnale” che racconta gli ultimi dieci anni di vita del Vate al
Vittorialem una vera e propria città giardino che ha recentemente vinto il
premio come “Parco più bello d’Italia”, ma che rappresenta una testimonianza
vivente del genio di d’Annunzio. Luogo magico e carico di simbolismi in cui
l’architettura, gli arredi e le stesse luci trattengono ancora oggi l’animo del
Vate meglio di quanto possa fare qualsiasi testo di critica. Ecco perché una
visita a Gardone Riviera (BS) è il miglior modo per prepararsi al 150° dannunziano
e per godere delle atmosfere del lago di Garda, splendido anche nei mesi
invernali.
“Io ho quel che ho donato” è uno dei più celebri motti dannunziani, inciso sul frontone all’ingresso del Vittoriale degli Italiani sede, il 7 marzo prossimo, de “Il diritto di interpretare la bellezza”,
una giornata speciale interamente dedicata alla
Fotografia. L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra la
rivista FOTOGRAFIA REFLEX, la Fondazione Vittoriale degli Italiani e il
supporto tecnico di Nital Spa,
distributore per l’italia di Nikon, con l’intenzione di stimolare una
maggior tolleranza per le riprese fotografiche nei luoghi di cultura, a
partire proprio dal Vittoriale, la cittadella monumentale a Gardone
Riviera (BS) dimora di Gabriele d’Annunzio per 17 anni fino al 1938,
anno della sua morte.
° la Sala
della Musica: grande sala destinata ai concerti da camera, ricca di oggetti di
varia provenienza, stile ed epoca, comprese alcune maschere funerarie di Beethoven
e Liszt.
° chiamarla
Sala da Bagno è riduttivo, in realtà è un’opera d’arte tappezzata di opere
d’artdStane
° Stanza del
lebbroso: d’Annunzio amava ritirarsi fra queste pareti, vero luogo di
meditazione per il poeta
° Sala della
Cheli, la grande sala da pranzo degli ospiti con la grande tartaruga in bronzo
da cui prende il nome
° Il Mas a
bordo del quale d’Annunzio partecipò alla Beffa di Buccari nel 1918
° Il
Mausoleo, nel 1963 vennero traslate le spoglie di d’Annunzio nell’arca
sopraelevata centrale
° Il
Vittoriale è oggi affidato all’ottima fondazione, che cura anche il prezioso
archivio dannunziano, visitate il sito www.ilvittoriale.it per incuriosirvi ancora di più
fonte: spazioitalia
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