Conosciuto come il Carnevale
di Europa, il Carnevale di Cento è uno
dei più antichi del mondo ed è il primo carnevale europeo ad essersi
gemellato con il carnevale di Rio de
Janeiro nel 1993 al quale, tra l’altro, partecipa. Tra tutti i carri
concorrenti al Carnevale di Cento, infatti, il carro allegorico vincitore
ottiene il diritto di sfilare nel celeberrimo sambodromo carioca per la notte
dei campioni.
All’ultima parata segue, come da tradizione, il rogo della
maschera locale “Tasi” (che prima di
essere bruciata legge un testamento in dialetto locale dove “decanta” vizi e
virtà di alcuni personaggi della cittadina) accompagnato da uno spettacolo
pirotecnico (che ha come suggestiva location il piazzale di uno dei monumenti
simbolo della città: la Rocca di Cento.
Durante le sfilate, avviene il caratteristico “gettito”, ossia il lancio sul pubblico
dai carri in parata, di gadget vari in onore del detto “Nessuno torna a casa da Cento a mani vuote!!!”
Ogni domenica di Carnevale partecipano alla sfilata gruppi di
ballerine e percussionisti brasiliani
appartenentei alla Bejia Flor, una
delle più famose scuole di samba carioche.
All’inizio del Novecento, i Centesi decisero di creare una
propria maschera locale: nacque così Tasi:
un personaggio veramente esistito. La maschera si ispira infatti a tale Luigi
Tasini, vissuto nell’800, amante del buon vino a tal punto che quando si tratto
di scegliere tra la moglie ed un bicchiere di lambrusco, scelse la seconda
alternativa.
Da diversi anni sono sei le società carnevalesche che si sfidano al Carnevale di Cento: i Ragazzi del Guercino (la società che vanta
il maggior numero di vittorie con 14 edizioni conquistate), Toponi, Riscatto, Risveglio, Ribelli e
Mazalora.
I carri costruiti sono dei veri e propri monumenti di
cartapesta, possono raggiungere una larghezza di 6 metri ed una lunghezza ed
altezza anche di 20 metri, completati all’interno da ingegnosi meccanismi
meccanici ed idraulici.
Ogni associazione carnevalesca centese ha un gruppo molto
variopinto e festoso che conta circa 500-600 elementi: alcuni elementi restano
sul carro a fare da scenografia animata e scatenata, mentre il gruppo più
numeroso e vivace precede il proprio carro percorrendo le vie della città,
formando un simpatico serpentone colorato ed animato. Sfilano anche gruppi
comico-folkloristici ed artisti di strada, provenienti da ogni parte d’Italia e
dall’estero.
un po’ di storia
Il Carnevale d’Europa è, come detto, un Carnevale molto
antico come testimoniano diversi affreschi del famoso pittore centese Gian
Francesco Barbieri detto “il Guercino”, il Carnevale veniva già
festeggiato nel Seicento.
In questo affresco del 1615 viene rappresentato il
“Berlingaccio”, una maschera locale, in una festa nel palazzo comunale offerta
dal Magistrato cittadino al popolo durante giovedì grasso con profusione di
dolciumi e rinfreschi.
Il carnevale fu causa di abusi e violenza, per questo furono
emanate Notificazioni del Governatore e del Gonfaloniere, Non si hanno
documenti relativi al periodo anteriore alle guerre, ma si può affermare che
proprio in quell’epoca, sia avvenuto il trapasso dall’antica tradizione di
soggetti fiabeschi, all’adozione di mascheroni rappresentanti personaggi e
atteggiamenti dell’epoca.
La manifestazione ha mantenuto i connotati tipicamente locali
sino alla fine degli anni ’80 quando una vera e propria rivoluzione
organizzativa e comunicativa porta in pochi anni, la semplice festa di antica
tradizione popolare in un vero e proprio fenomeno di costume, catapultando il
nome della cittadina centese oltre i confini nazionali.
A partire dal 1990, inizia una determinante rivoluzione
d’immagine e grazie alla capacità organizzativa e creativa di Ivano Manservisi,
che diventa il Patron del CENTO CARNEVALE D'EUROPA, la manifestazione
recupera quell’entusiasmo e quella passione che si era assopita, diventando uno
dei più divertenti, spettacolari e trasgressivi carnevali in Europa, e
trasformandosi in un evento di respiro nazionale (le ultime edizioni richiamano
oltre 340.000 presenze in cinque domeniche di sfilata) ed internazionale
soprattutto grazie al “colpaccio” messo a segno dall’istrionico Patron , che
nel 1993 riesce a siglare, per la prima volta al mondo, il gemellaggio con il
famoso Carnevale di Rio de Janeiro.
La città di Cento
La
struttura urbana risale al medioevo ed è caratterizzata dalla presenza di portici che
fiancheggiano le strade principali con palazzi storici e chiese di pregio
artistico, come il Palazzo del Governatore, la Casa Pannini e la Chiesa del
Rosario. Altri monumenti storici sono: l'antica Rocca, sede d'iniziative
estive, e il Teatro Comunale "Giuseppe
Borgatti". Per gli appassionati d'arte, la città
offre due musei di rilievo: la Pinacoteca Civica, con numerose opere di
Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, genio del Barocco, che a Cento ha vissuto gran parte della sua vita,
e la Galleria d'Arte Moderna "Aroldo
Bonzagni", pittore centese che
ha caratterizzato l'arte italiana del Novecento.
La ricetta del Carnevale di Cento
Frappe alle Castagne
Ingredienti del ripieno:
400 gr di castagne pelate,
200 gr marmellata di pesca o albicocca,
50 gr di mostarda Veneta macinata,
50 gr di crema di cacao
Ingredienti per la sfoglia
4 uova - 500 gr di farina - 150 gr di zucchero
25 gr di burro fuso - un bicchierino di grappa
una bustina di lievito da dolci
400 gr di castagne pelate,
200 gr marmellata di pesca o albicocca,
50 gr di mostarda Veneta macinata,
50 gr di crema di cacao
Ingredienti per la sfoglia
4 uova - 500 gr di farina - 150 gr di zucchero
25 gr di burro fuso - un bicchierino di grappa
una bustina di lievito da dolci
Fate
bollire le castagne, ammorbidendole per poi passarle nel passaverdura,
aggiungete la marmellata, la mostarda e la crema di cacao; mescolando fatene un
impasto omogeneo. Preparate la sfoglia
impastando le uova con la farina, lo zucchero, il burro fuso e, se volete, il
bicchiere di grappa con lievito. Impastato il tutto, tirate la sfoglia con un
mattarello o con macchina da pasta: deve essere sottile. Ritagliate dalla
sfoglia dei quadretti: su ognuno poserete un mezzo cucchiaio di ripieno,
chiudete il quadretto, fate friggere. Una volta fritte mettetele su della carta
assorbente posata sul vassoio da portata e spolverizzate con zucchero a velo
una volta fredde.
Poi, non vi resterà che scegliere il nome che preferite fra i moltissimi appartenenti alla tradizione regionale italiana: BUGIE, CHIACCHIERE, CROSTOLI, GALANI, FRAPPE, LATTUGHE, CENCI, GALE, CIOFFE, SFRAPPOLE, ROSONI, INTRIGONI, LASAGNE, PAMPUGLIE....
Poi, non vi resterà che scegliere il nome che preferite fra i moltissimi appartenenti alla tradizione regionale italiana: BUGIE, CHIACCHIERE, CROSTOLI, GALANI, FRAPPE, LATTUGHE, CENCI, GALE, CIOFFE, SFRAPPOLE, ROSONI, INTRIGONI, LASAGNE, PAMPUGLIE....
VENITE CON NOI....
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