venerdì 31 agosto 2012

Lucerna da visitare


Lucerna è la capitale del Cantone di Lucerna e la più popolata della Svizzera centrale.

Dalla sua posizione sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni (anche detto Lago di Lucerna), si possono ammirare il Monte Pilaturs ed il Monte Rigi, cime delle Alpi Svizzere. Emissario del lago il fiume Reuss attraversa la città che resta unita da uno dei primi ponti di legno: il Kapellbrücke, costruito nel XIV secolo è uno dei punti più visitati della città. 

Essendosi sviluppata a cavallo del fiume Reuss, la maggior parte degli edifici monumentali sorge sulla riva del fiume:

*            Kapellbrücke – Il Ponte della Cappella, è il ponte in legno risalente al 1365 più famoso della città, lungo 204 metri, gran parte è stata ricostruita, in soli 8 mesi rispettando le forme della struttura originale, dopo l’incendio del 18 agosto 1993 causato da una sigaretta. All’interno del ponte sono presenti una serie di dipinti del XVII secolo che raffigurano momenti della storia di Lucerna. I pannelli di legno dipinto distrutti dal fuoco, sono stati sostituiti da fotografie degli originali. A metà del ponte sorge la torre a base ottagonale detta Wasserturm (Torre dell'acqua), fortificazione del XIII secolo.
*      Hofkirche (Chiesetta in tedesco) sorge su una piccola collinetta di fronte al lago. La chiesa di San Leodegario, santo patrono della città, è caratterizzata dalle sue due torri gemelle appuntite e dalla facciata tardo rinascimentale.
*      Chiesa dei Gesuiti fu la prima chiesa in stile barocco a sorgere in Svizzera, costruita intorno al 1666 ha un ricco interno decorato da affascinanti stucchi.
*      Altes Rathaus, l’antico municipio eretto intorno al 1600, unisce lo stile gotico tedesco al gusto rinascimentale italiano.
*      Franziskanerkirche, la Chiesa dei francescani è un edificio gotico del XIII secolo ricca di notevoli opere d’arte, la più pregevole la Cappella di Sant’Antonio.
*      Spreuerbrücke, il Ponte del Mulino con la sua andatura a zigzag unisce le sponde dell Reuss. È il ponte coperto più vecchio d’Europa, costruito nel 1408 è caratterizzato da una serie di dipinti medievali sulla peste del XVII secolo. A metà del ponte sorge una piccola cappella aggiunta nel 1586.
*      Museggmauer un tratto della vecchia cinta muraria della città, sorge sopra la collina di Lucerna, merlate con otto alte torri di guardia di cui una sorge sulle rive del Reuss, caratterizzano ulteriormente l’affascinante panorama di Lucerna.

*      Monumento del Leone o Löwendenkmal, è la celebre scultura del leone morente che si trova in un piccolo parco appena fuori Lowenplatz, autore Bertel Thorvaldsen che ha voluto commemorare con l’intaglio le centinaia di Guardie Svizzere che furono massacrate nel 1792 durante la Rivoluzione Francese, quando la folla prese d’assalto il Palazzo delle Tuileries a Parigi.

*      Il Palazzo Ritter, costruito nel 1527 da artisti ticinesi con la sua facciata a bugnato ed il suo cortile a loggiato toscano, è un esempio di importazione dello stile rinascimentale italiano.
*      Museo Svizzero dei Trasporti è un grande e completo museo che espone tutte le forme di trasporto incluso locomotive, automobili, navi ed aeromobili originali d’epoca. È il più grande e visitato museo della Svizzera.
*      Centro di Cultura e Congressi di Lucerna, accanto al lago nel centro della città è stato progettato da Jean Nouvel in stile postmoderno, dispone di una pregevole sala da concerto con splendida acustica curata da Russel Johnson.
*      Case a Graticcio presenti nel centro storico le case con facciate dipinte.
*      Museo l’Historisches Museum tra l’altro conserva le rotelle che i soldati confederati raccolsero sul campo della battaglia di Giornico dopo la rovinosa sconfitta dell’esercito del duca di Milano.
*      Bourbaki Panorama è un edificio panoramico con il più grande dipinto a 360° del mondo realizzato da Edouard Castres (1881)
*      Museo di Richard Wagner residenza del compositore e raccolta di strumenti musicali. La villa si trova in uno dei luoghi più affascinanti del Lago dei Quattro Cantoni ed è teatro di eventi musicali e poetici.
*      Fondazione Rosengart – Stiftung Rosengart raccoglie opere di Pablo Picasso e Paul Klee.
*      Gletschergarten – Giardino del Ghiacciaio come era Lucerna 20.000 anni fa durante l’era glaciale e 20 milioni di anni fa con un clima subtropicale. Il Gletschergarten inaugurato il ° maggio 1873 dopo il ritrovamento di una marmitta gigante (una specie di imbuto a spirale di 8 metri di diametro e quasi 10 di profondità che penetra nel terreno risultato del lento scioglimento dello strato di ghiaccio di 200.000 anni fa) risalente all’era glaciale. Ogni anno il museo viene visitato da oltre 130.000 persone. All’uscita del parco si può ammirare il leone scolpito nella roccia, definito da Mark Twain il “più triste e commovente pezzo di roccia del mondo”.

Curoisità di Economia Svizzera
Lucerna ha un tasso di disoccupazione del 3%, la maggior parte dell’impiego è concentrato nel settore terziario. Grazie alle sue continue politiche di diminuzione delle tasse, Lucerna è sulla strada per diventare il cantone businnes-friendly della Svizzera; con l’ulteriore taglio del 50% previsto per quest’anno, Lucerna avrà la più passa aliquota cantonale dell’imposta sulle società della Svizzera.

Lucerna ed il lago si accendono in ogni stagione con Eventi ed Appuntamenti per tutti i gusti:

*      Importante appuntamento per la città è il Fasnacht  - Carnevale Lucernese che si svolge durante il carnevale di tradizione cattolica; durante i cinque giorni migliaia di persone sfidano il rigido inverno alpino sfilando per le strade della città vecchia con costumi artigianali, caratteristiche e famose oltre i confini nazionali le Guggenmusig, bande musicali di appassionati, suoni canti e balli in una gioiosa cacofonia per scacciare l’inverno.
*      In primavera si svolge un importante festival di fumetti e comics ritrovo di molti appassionati e curiosi;
*      Altstadtfäscht – Festa della Città Vecchia, si svolge nell’ultimo fine settimana di giugno;
*      Musikfestwochen – Lucerne Festival, uno dei più rinomati festival di musica contemporanea e classica d’Europa;
*      Blue Balls Festival: festival jazz che si tiene in estate
*      Mercatini di Natale ogni anno durante il periodo natalizio la città si accende di luci e colori con ben quattro diversi mercatini da scoprire esplorando le vie cittadine.

La Funivia “Cabrio” di Lucerna
Sul lago di Lucerna, in località Stans, possiamo avere la fortuna di provare la funivia dello Stanserhorn, una prima mondiale. Si tratta della prima cabina di funivia alpina a due livelli, il secondo del quale interamente scoperto, è una risalita mozzafiato a diretto contatto con il cielo. La cabina double decker raggiunge lo Stanserhorn dal lago e può ospitare 30 passeggeri ad ogni livello. Un viaggio indimenticabile per raggiungere quota 1838 metri sulla quale è stato costruito un altrettanto spettacolare ristorante il cui piano superiore, in grado di ospitare 80 persone, ruota su se stesso.
Quarantacinque minuti di risalita per assaporare il panorama a 360° tra le alpi svizzere a picco sul lago dei Quattro Cantoni.

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mercoledì 29 agosto 2012

Tosca di Giacomo Puccini



La Tosca è un’opera lirica in tre atti composta da Giacomo Puccini (Lucca 1858 – Bruxelles 1924) , sul libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900.


Tosca è forse l’opera più drammatica di Puccini, ricca di colpi di scena e di accordi dissonanti che la caratterizzano.

La trama si svolge a Roma nel 1800.
L’atmosfera quella tesa che segue l’eco degli avvenimenti rivoluzionari di Francia e la caduta della prima Repubblica Romana (1798-1799), dove lo Stato Pontificio sta catturando i rappresentanti ed i sostenitori della Repubblica.



Le vite del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Floria Tosca incrociano Cesare Angelotti, patriota fuggito dalle carceri del Papa. Sulle tracce del fuggiasco c’è il barone Scampia, capo della polizia pontificia che, innamorato di Tosca, approfitta della situazione per conquistarla.
Finisce in tragedia come opera drammatica vuole: muore il fuggiasco, muore il cattivo Scampia per mano di Tosca, muore il pittore ed infine muore anche Tosca suicida. 

 ° non si sentiranno un po’ soli gli spettatori alla fine dell’opera? °


L’opera è a volte argomento di conversazione che lascia i più interdetti, senza parole, forse per la poca conoscenza dell’argomento; il fascino però di quella che, all’epoca di Puccini, poteva essere paragonata al nostro teatro, ma forse al nostro cinema, e per alcuni la nostra tv (con il raccapriccio di altri), è innegabile ed imperituro.

Sopra il breve riassunto della Tosca, per chi invece avesse voglia di un ripasso della storia, ecco di seguito la trama divisa per atti:

Atto primo
 
Angelotti, bonapartista ed ex console della Repubblica Romana, è fuggito dalla prigione di Castel Sant’Angelo e cerca rifugio nella chiesa di Sant’Andrea della Valle dove sua sorella, la marchesa Attavanti, lo fa travestire da donna per permettergli di nascondersi. La donna è stata ritratta inconsapevolmente dal cavalier Mario Cavadossi. 

All’irrompere del sagrestano (“e sempre lava”) Angelotti si nasconde nella cappella degli Attavanti, dopo poco sopraggiunge Cavaradossi (“recondita armonia”) e i due, che condividono la fede politica, preparano un piano di fuga, ma sono costretti ad interrompersi per l’arrivo di Floria Tosca, amante di Cavaradossi venuta per esporre al suo amato il suo progetto per quella sera (“non la sospiri la nostra casetta”). 
Riconoscendo però la marchesa Attavanti nella figura della Maddalena nel suo quadro, fa una scenata di gelosia a Mario che, a fatica, riesce a calmarla e congedarla. (“qual occhio al mondo”)
Un colpo di cannone annuncia la fuga del detenuto. Angelotti che era uscito dal nascondiglio per progettare la fuga con Mario che gli aveva offerto protezione, viene accompagnato da quest’ultimo per coprirlo nella fuga. Portano con loro il travestimento femminile ma dimenticano il ventaglio nella cappella.

La falsa notizia della vittoria delle truppe austriache su Napoleone a Marengo, fa esplodere la gioia del sagrestano che invita la cantoria di bambini a prepararsi per il Te Deum di ringraziamento. Improvvisamente sopraggiunge il barone Scarpia, capo della polizia papalina con i suoi scagnozzi; sono sulle tracce di Angelotti e sospettano di Mario sapendolo bonapartista.
Tosca torna in chiesa per informare l’amante che il programma per la sera era sfumato in quanto doveva cantare a Palazzo Farnese per festeggiare l’avvenimento militare (“ed io venivo a lui tutta dogliosa”). Scarpia aizza la gelosia di Tosca usando il ventaglio dimenticato per riuscire ad incolpare Mario e scovare Angelotti.
La donna, credendo in un furtivo incontro dell’amato con la marchesa, giura di ritrovarli. Scarpia la fa seguire (“tre sbirri, una carroza, presto”) pregustando la doppia vittoria sul rivale: ucciderlo e prendergli la donna. Inizia ad affluire gente in Chiesa per inneggiare alla vittoria e cantare il “Te, Deum”.





Atto secondo

A Palazzo Farnese si svolge una festa in presenza del Re e della Regina di Napoli per celebrare la vittoriosa battaglia.

Nel suo appartamento Scarpia sta consumando la cena. Spoletta e gli altri sbirri gli portano Mario che è stato arrestato, lui si rifiuta di rivelare il nascondiglio di Angelotti e viene condotto in una stanza dove viene torturato.
Tosca, finito di cantare alla festa, viene convocata da Scarpia che le fa sentire le urla di Mario per indurla a confessare il nascondiglio di Angelotti che è il pozzo del giardino della villa di Cavaradossi. 

Mario viene portato nella stanza ed, appreso il tradimento di Tosca si rifiuta di abbracciarla.
In quel momento un messo porta la notizia della falsa vittoria e rivela che è stato invece Napoleone a sconfiggere gli austriaci a Marengo. A questo annuncio Mario inneggia alla vittoria e Scarpia lo condanna a morte.

Disperata Tosca chiede a Scarpia di concedere la grazia a Mario ma il barone acconsente solo a patto che Tosca gli si conceda.
La cantante inorridita implora il capo della polizia e si rivolge in accorato rimprovero a Dio (“vissi d’arte, vissi d’amore”) [incomparabile l’interpretazione di Maria Callas nel 1958 ndr]
Tutto è però inutile, Scarpia è irremovibile e Tosca è costretta a cedere. Scarpia convoca quindi Spoletta e fa credere a Tosca che la fucilazione sarà simulata ed i fucili caricati a salve. Dopo aver scritto il salvacondotto che permetterà agli amanti di raggiungere Civitavecchia, Scarpia si avvicina a Tosca per riscuotere quanto pattuito ma questa lo accoltella con un coltello trovato sul tavolo. Prende il salvacondotto e, prima di uscire, pone religiosamente due candelabri accanto al corpo ed un crocifisso sul petto.

Atto terzo

E’ l’alba, in lontanaza un giovane pastore canta una malinconica canzone in romanesco.
Sui bastioni di Castel Sant’Angelo, Mario è ormai pronto a morire ed inizia a scrivere un’ultima lettera d’amore a Tosca ma sopraffatto dai ricordi non riesce a terminarla. (“e lucevan le stelle”)
Tosca arriva inaspettatamente e spiega all’amato di essere stata costretta ad uccidere Scarpia, gli mostra il salvacondotto e lo informa della fucilazione simulata.  Scherzando gli raccomanda di fingere bene la morte ma Mario viene fucilato veramente e Tosca, sconvolta ed inseguita dagli sbirri, grida “O Scarpia, avanti a Dio!” e si getta dagli spalti del castello.