martedì 10 settembre 2013

Milano - La Rotonda della Besana

La pianta a croce greca e l'ottagono centrale sormontato da una cupola la rendono una delle opere architettoniche più originali del Settecento milanese. È la Rotonda della Besana, un polo espositivo che ospita mostre ed eventi culturali. Ma la storia dell'edificio è lunga: quando fu costruito, tra il 1713 e 1725, era una chiesa con annesso cimitero cui erano destinati i malati meno fortunati dell'Ospedale Maggiore. Denominata Complesso di San Michele ai Nuovi Sepolcri, nonché Foppone dell'Ospedale, la Rotonda fu poi sconsacrata. Nel XIX secolo, l'architetto Luigi Cagnola venne incaricato di trasformare l'edificio in un Pantheon del Regno italico, ma non riuscì mai a portare a termine il progetto. 

Se fossimo a piedi e volessimo gustare la città con calma e anche perdendo un po’ di tempo, questo è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi. Insolito, romantico, misterioso. Consigliato ai curiosi, perché guardando dall’esterno non si può sapere bene che cosa celi. Diciamo che è come un gioiello prezioso, che si fa apprezzare perché incastonato nella Milano di tutti i giorni, dove sfreccia il traffico delle automobili mentre case e palazzi moderni la fanno da padrone. E’ difficile non accorgersi di questo spazio architettonico pensato in un’altra epoca ma che riesce bene a vivere anche ai nostri giorni.
Il Settecento, secolo dell’originalità artistica e soprattutto architettonica sembra abbia voluto concretizzarsi a Milano in questo monumento, uno spettacolo di forme tondeggianti sia per chi avesse la fortuna di osservala dall’alto, sia per chi è immerso nei suoi giardini interni. La Rotonda è composta dalla chiesa di San Michele detta ai “Nuovi Sepolcri” che, consacrata nel gennaio del 1700, è circondata da un portico a forma circolare con un ottagono centrale. Un intreccio di volte e colonne divenuto nel tempo meta ricercata per eventi e manifestazioni. Un luogo che favorisce la socializzazione tanto che durante l’estate ospita cicli di proiezioni cinematografiche aperte al pubblico. Un luogo questo da vivere e da scoprire.

La chiesa, nucleo originario del complesso, ha una pianta a croce greca, inusuale nel contesto milanese dell'epoca e con bracci di misura uguale. All'incrocio dei bracci si eleva la cupola ottagonale, coronata dalla lanterna slanciata. Ai termini di ciascun braccio vi sono quattro facciate identiche, di estrema sobrietà. Più elaborato e scenografico è invece l'interno, a tre navate. La copertura a capriate lignee è sorretta da pilastri in pietra, scanalati, a base ottagona. I capitelli, di ordine ionico, sono decorati con raffigurazioni di teschi e ossa, allusive alla destinazione del complesso e tipiche dell'iconografia barocca.
Il porticato mostra un andamento ondulato, ricco di scorci suggestivi. All'interno è costituito da un susseguirsi di volte a crociera, che coprono le arcate aperte verso la chiesa. Il prospetto esterno in mattoni a vista è invece aperto da finestroni ed oculi.

Il complesso, di proprietà comunale dal 1958, è usato come spazio verde pubblico e come spazio espositivo per mostre temporanee, proiezioni ed eventi culturali.
Tra le personali più importanti si ricordano le mostre di Conrad Marca-Relli, Julian Schnabel, Luigi Veronesi, Fabrizio De André e Karl Lagerfeld - The Little Black Jacket.
Nel 2010, nell'ambito del Festival della Luce di Milano - LED 2010, l'artista milanese Luciano Maciotta è intervenuto sulla Rotonda con una installazione di led e plexiglas.







mercoledì 21 agosto 2013

Aida all'Arena di Verona





Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale di Auguste Mariette. Ismail Pascià, kedivé d'Egitto, commissionò un inno a Verdi per celebrare l'apertura del Canale di Suez (1869) nel 1870, pagandolo 80.000 franchi, ma questi rifiutò, dicendo che non scriveva musica d'occasione. Invece quando venne l'invito di comporre un'opera per l'inaugurazione del nuovo teatro del Cairo, accettò. Tuttavia la prima dell'opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana dato che i costumi e le scene erano a Parigi, sotto assedio. Il teatro del Cairo s'inaugurò invece con Rigoletto. Quando finalmente la prima di Aida ebbe luogo, l'opera ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose.
La prima rappresentazione in assoluto al mondo avvenne quindi al Teatro khediviale dell'Opera del Cairo, in Egitto, il 24 dicembre 1871, diretta da Giovanni Bottesini. Per l'anteprima italiana sotto la sua diretta supervisione, Verdi scrisse un ouverture, che però alla fine non venne eseguito per un ripensamento dell'autore che preferì lasciare il breve preludio scritto per la premiere del Cairo, più organico ed efficace.

Trama

Atto I

Scena I: Sala del palazzo del re a Menfi.
Aida, figlia del Re di Etiopia Amonasro, vive a Menfi come schiava; gli Egizi l'hanno catturata durante una spedizione militare contro l'Etiopia ignorando la sua vera identità. Suo padre ha organizzato una incursione in Egitto per liberarla dalla prigionia. Ma fin dalla sua cattura, Aida si è innamorata del giovane guerriero Radamès, che a sua volta è innamorato di lei. Aida ha una pericolosa rivale, Amneris, la figlia del Re d'Egitto. Giunta Aida, Amneris intuisce che possa essere lei la fiamma di Radamès e falsamente la consola dal suo pianto. Appare il Re assieme agli ufficiali e Ramfis che introduce un messaggero recante le notizie dal confine. Aida è preoccupata: suo padre sta marciando contro l'Egitto. Alla fine il Re dichiara che Radamès è stato scelto da Iside come comandante dell'esercito che combatterà contro Amonasro. Il cuore di Aida è diviso tra l'amore per il padre e la Patria e l'amore per Radamès.
Scena II: Interno del tempio di Vulcano a Menfi.
Cerimonie solenni e danza delle sacerdotesse. Investitura di Radamès come comandante in capo.

Atto II

Danze festose e musica nelle stanze di Amneris. Amneris riceve la sua schiava Aida e ingegnosamente la spinge a dichiarare il suo amore per Radamès, mentendole dicendo che Radamès è morto in battaglia; la reazione di Aida alla notizia la tradisce rivelando il suo amore per Radamès. Amneris, scoperto il suo amore, la minaccia: ella è figlia del Faraone. Con orgoglio Aida dice che anche lei è figlia di re, ma se ne pente ben presto. Risuonano da fuori le trombe della vittoria. Amneris obbliga Aida a vedere con lei il trionfo dell'Egitto e la sconfitta del suo popolo. Aida è disperata, e chiede perdono ad Amneris.
Scena II: Uno degli ingressi della città di Tebe.
Radamès torna vincitore. Marcia trionfale. Il faraone decreta che in questo giorno il trionfatore Radamès potrà avere tutto quello che desidera. I prigionieri etiopi sono condotti alla presenza del Re e Amonasro è uno di questi. Aida immediatamente accorre ad abbracciare il padre, ma le loro vere identità sono ancora sconosciute agli Egizi. Amonasro infatti dichiara che il Re etiope è stato ucciso in battaglia. Radamès per amore di Aida chiede come esaudimento del desiderio offertogli del Re il rilascio dei prigionieri. Il Re d'Egitto, grato a Radamès, lo proclama suo successore al trono concedendogli la mano della figlia Amneris e fa inoltre rilasciare i prigionieri, ma, su consiglio di Ramfis, fa restare Aida e Amonasro come ostaggi per assicurare che gli etiopi non cerchino di vendicare la loro sconfitta.

Atto III

cena: Le rive del Nilo, vicino al tempio di Iside.

Amonasro e Aida sono tenuti in ostaggio; il Re etiope costringe la figlia a farsi rivelare da Radamès la posizione dell'esercito egizio. Radamès ha solo apparentemente consentito di diventare il marito di Amneris, e fidandosi di Aida, durante la conversazione le rivela per incauta confidenza le informazioni richieste dal padre. Quando Amonasro rivela la sua identità e fugge con Aida, Radamès, disperato per avere involontariamente tradito il suo Re e la sua Patria, si consegna prigioniero al sommo sacerdote.

Atto IV

Scena I: Sala nel palazzo del Re; andito a destra che conduce alla prigione di Radamès.
Amneris desidera salvare Radamès, conoscendone l'innocenza e lo supplica di discolparsi, ma egli rifiuta. Il suo processo ha luogo fuori dal palcoscenico; egli tace e non si pronuncia in propria difesa, mentre Amneris, che rimane sul palco, si appella ai sacerdoti affinché gli mostrino pietà. Radamès viene condannato a morte per alto tradimento e sarà sepolto vivo. Amneris maledice i sacerdoti mentre Radamès viene portato via.
Scena II: L'interno del tempio di Vulcano e la tomba di Radamès; la scena è divisa in due piani: il piano superiore rappresenta l'interno del tempio splendente d'oro e di luce, il piano inferiore un sotterraneo.
Radamès crede di essere solo, ma pochi attimi dopo si accorge che Aida si è nascosta nella cripta per morire con lui. I due amanti accettano il loro terribile destino, confermano l'amore l'un per l'altro, dicono addio al mondo e alle sue pene, e aspettano l'alba, mentre Amneris piange e prega sopra la loro tomba durante le cerimonie religiose e la danza di gioia delle sacerdotesse.

 Organico orchestrale

La partitura di Verdi prevede l'utilizzo di:
  • 3 flauti (III. anche ottavino), 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti
  • 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, cimbasso
  • timpani, triangolo, piatti, tam-tam, grancassa
  • 2 arpe
  • archi.
Da suonare sul palco o internamente:
  • 2 arpe, 6 trombe egiziane, 4 trombe, 4 tromboni, grancassa, banda

 Cinema

Una trasposizione cinematografica che all'epoca ottenne un notevole successo fu quella firmata nel 1953 da Clemente Fracassi, con Sophia Loren nel ruolo di Aida, con la voce di Renata Tebaldi. È in lavorazione anche da parte della Disney un'altra trasportazione cinematografica musical scelta prima in animazione e successivamente in live action. Nel 2007, la Walt Disney Pictures scelse i primi attori del film: Beyoncé Knowles venne scelta per il ruolo del protagonista insieme a Christina Aguilera per il ruolo di Amneris.

 Questo Sabato venite con noi ad ammirare una delle opere più coinvolgenti di Verdi http://www.zaniviaggi.it/tour/fuori_porta/FUO/Arena_di_%20Verona_Festival_Lirico_2013.htm

 

martedì 6 agosto 2013

pronti la notte di per San Lorenzo..anche qualche giorno prima..

da questa sera possiamo ammirare le prime lacrime di San Lorenzo
Il 10 di agosto è una data che da ragazzini ha un fascino tutto particolare: la notte di San Lorenzo ci si ritrova per cercare un posto privo, o con ridotto inquinamento luminoso, e si apre la competizione a chi ne vede di più.
Ricordo da ragazzina il mio record fu 16 stelle cadenti in una sola sera, tutti sdraiati nel campetto rosso del parchetto di Via Repubblica.
Con gli anni mi è capitato di pronunciare questa data ed avere la sensazione che mi dovesse dire qualcosa, pochi secondi e le notti a "caccia" di stelle cadenti riaffiorano con quel caldo tepore dei bei ricordi.
 
La notizia è che lo sciame meteorico delle Perseidi  è vicino alla sua massima visibilità dal nostro Pianeta e dalla nostra Penisola. Gli avvistamenti si stanno intensificando in questi ultimi giorni.
Palle di fuoco, ovvero dei ‘bolidi’ che alcuni hanno già avuto la fortuna di avvistare.
possono addirittura provocare fenomeni acustici udibili come successe in Russia nel mese di marzo, quando un enorme boato provocato dal meteorite provocò la rottura di moltissimi vetri.

Quindi, coperte e stuoie in spalla.. è l'ora di tornare bambini, cercare un campetto, un prato lontano dai lampioni pubblici o arrampicarsi su una montagna per avere una migliore vista ma soprattutto, come facevamo da bambini, preparare uno zainetto di desideri, da snocciolare....
Coraggio.. make a wish.. l'unica cosa che si rischia esprimento un desiderio.. è vederlo avverato.






lunedì 10 giugno 2013

Praga da vedere

La leggenda narra che la principessa Libuše, fondatrice della prima casa regnante dei Cechi, fosse una veggente e che un giorno profetizzò: “Vedo una grande città, la cui gloria arriverà alle stelle! Vedo un posto nel bel mezzo di una foresta, dove una ripida scogliera si erge sopra il fiume Moldava. C’è un uomo che scalpella la soglia (prah in ceco) di una casa. Lì sarà costruito un castello che si chiamerà Praha”. Per chi crede nelle leggende, Praga fu fondata nel 730, e da allora non fece che crescere, per far fede alla profezia, diventando uno delle città più importanti, e più belle, del Centro Europa.
Da Milano a Praga ci sono 860 chilometri, che si possono percorre con 9 ore di viaggio in automobile, anche se oggi, con le low-cost, è più facile atterrare all’aeroporto di Praga-Ruzyně, ben collegato all’Italia


Per alcune città fare una lista delle 10 cose da vedere, diventa un esercizio difficile, e soggettivo, e Praga non sfugge a questa regola, per cui non sparate sul pianista, se in questa top ten non trovate l’isola di Kampa, l’osservatorio astronomico Štefánik, la via Nerudova, il palazzo Lobkowicz o via Parizska, dove avete lo shopping l’ultima volta che avete visitato Praga.

Piazza della Città Vecchia, Staroměstské náměstí in ceco, è la piazza principale, uno dei luoghi turistici più importanti di Praga, anche per i diversi importanti edifici che vi si affacciano; la Chiesa di Santa Maria di Týn, la Chiesa di San Nicola, il Municipio della Città Vecchia e l’Orologio Astronomico, e tanti palazzi signorili, come la Casa alla campana di pietra, in stile rococò, o Casa Štorch.




Josefov, il quartiere ebraico di Praga, uno dei più antichi ed importanti centri ebraici d’Europa, che ha regalato il proprio nome all’Imperatore Giuseppe II (Joseph in tedesco), che alla fine del XVII secolo abolì le misure discriminatorie contro gli ebrei. Il Vecchio cimitero ebraico, quello dell’ultimo romanzo di Eco, la sinagoga Vecchianuova e quella spagnola, la casa di Kafka, il museo Ebraico, tutto in poche strade della Città Vecchia.




Ponte Carlo; il nome originale di quest’opera è Karlùv Most: realizzato una prima volta nel 1357 per volere di Carlo IV, è stato distrutto e riedificato più volte. Numerose statue adornano i 515 metri di lunghezza del Ponte, affollati da venditori e turisti ad ogni ora del giorno. Se vi chiedete perché molti dei musicisti che si esibiscono sul ponte, suonano la musica di Mission Impossible (il primo e il più bello), significa che non vi ricordate le prime scene del film


Mala Strana, ovvero il piccolo quartiere, piccolo, perché opposto alla Città Vecchia cui è unito dal ponte di Carlo, piccolo perché sovrastato dal Castello, che si raggiunge inerpicandosi per via Nerudova. Palazzo Wallenstein, la chiesa di San Nicola, la statua dell’Infante nella chiesa di Nostra Signora Vittoriosa si trovano a Mala Strana.



 Vyšehrad, ovvero il leggendario castello vaticinato dalla principessa Libuše, costruito sulle rocce a strapiombo sulle acque del fiume Moldava. Non solo castello, visto ma anche i giardini, al cui interno si trovano la neogotica Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il cimitero, dove riposano uomini e donne che resero grande il paese, e le vecchie mura che guardano alla città.





Nove Mesto, che poi significa Città Nuova, non è poi così nuova, visto che risale al XIV secolo, quando fu fatta costruire per volere di Carlo IV. Da quartiere di birrai, fabbri e mercanti, che tenevano i loro mercati nelle tre piazza principali (a piazza San Venceslao si teneva il mercato dei cavalli, a piazza Carlo quello delle vacche, a piazza Senovazne quello del fieno), il quartiere ha subito una radicale trasformazione all’inizio del XX secolo, quando divenne massima espressione dell’Art Nouveau. Qui si trova anche il Museo Nazionale di Praga.



Il Castello di Praga. Costruito nel 880, divenne il centro del Sacro Romano Impero con il regno di Re Carlo IV. Visitare il castello, le chiese ed i palazzi che accoglie o che lo circondano, significa attraversare la storia e l’arte del paese, dal gotico della Cattedrale di San Vito al romanico della Basilica di San Giorgio. Da non perdere la passeggiata nel vicolo d’oro e il cambio delle guardie, tutti i giorni alle 12, nel cortile del castello



Praga vista dalla collina Petrin. Non è difficile individuarla; basta alzare lo sguardo e cercare la copia in miniatura della Torre Eiffel, che vi è stata costruita sopra. Da quando era coltivata a vigneti per produrre il vino per il Re Carlo sono passati più di 700 anni, ora bastano 5 minuti con la funicolare, per arrivare ai suoi 327 metri e godere della vista della città


La casa municipale. Costruito tra il 1906 e il 1912 al posto dell’edificio che ospitava la Corte Reale, è il risultato più alto dell’Art Nouveau, espressione della maestria degli oltre 30 artisti che collaborarono alla sua costruzione e decorazione, attraverso opere cariche di simbolismo, come l’Omaggio a Praga, che si trova sopra l’ingresso. Per la superba maestria con cui fu costruita, la sala dei concerti è sede dell’Orchestra Reale di Praga


La casa danzante originariamente battezzata “Fred e Ginger” in onore di Fred Astaire e Ginger Rogers, è uno degli edifici più particolari della città. E’ stata costruita al posto di un palazzo distrutto dalle bombe nel 1945, e da quando è stato eretto, nel 1996, ha provocato molte discussioni a causa della sua forma singolare.






A Praga c'è anche il nostro caro City Sightseeing il miglior modo per avere una visione generale della città prima di decidere cosa ci piacerebbe visitare ed approfondire

Non vi è venuta voglia di un week end o un viaggio a Praga?



fonte TravelBlog

giovedì 23 maggio 2013

Stalattiti e Stalagmiti da esplorare

le 10 Grotte più belle d'Italia dalla Liguria alla Sardegna

Per visitare grotte e caverne non è necessario calzare il caschetto, accendere tremolanti lampade al carburo e calarsi nel vuoto su ondeggianti corde sospese. Le dieci più belle cavità naturali italiane hanno infatti attrezzato itinerari accessibili al pubblico, illuminati e da percorrere in tutta sicurezza, anche con bambini al seguito.

 Le Grotte di Toirano si trovano a pochi chilometri dal mare, nel massiccio calcareo di dolomiti grigie della Val Varatella, in provincia di Savona. Il complesso sotterraneo comprende oltre 150 caverne naturali, ancora oggetto di ricerca. Alcune sono aperte al pubblico dal 1953 e offrono al visitatore la possibilità di camminare per circa 1300 metri tra spettacolari stalattiti e stalagmiti. Nella grotta della Bàsura (della strega) è esposto uno scheletro di orso preistorico parzialmente ricostruito, mentre nella sala più ampia della Grotta Inferiore di Santa Lucia, chiamata Pantheon, si ammira una stalagmite ricoperta di cristalli di aragonite definita per la sua bellezza la "perla" della grotta. La visita termina nella caverna del Tanone, utilizzata come rifugio antiaereo durante l'ultima guerra mondiale e oggi suggestivo palcoscenico per concerti e balletti.


La Grotta del Gigante è la cavità turistica più grande del mondo. Si trova a Sgonico, vicino a Trieste ed è formata da un unico salone alto più di 98 metri. Salendo un'imponente scalinata di 360 gradini in pietra si ammira dall'alto la Grande Caverna, mentre scendendo alla base della grotta si incontrano grandi concrezioni colorate e il Palazzo delle Ninfe: un vero e proprio mare di stalattiti e stalagmiti. Oltrepassata la Colonna Ruggero, la più alta stalagmite presente in grotta, si risale sino al terrazzo, dal quale si vedono centinaia di stalattiti pendere dalla volta e si domina l'immensa caverna che si spalanca sotto i piedi.

La Grotta del Vento si trova nel Parco delle Alpi Apuane, in Toscana. La visita può durare da una a tre ore, a seconda dell'itinerario scelto e della voglia di camminare, e permette di ammirare stalattiti e stalagmiti, quasi tutte vive, cioè in fase di accrescimento; un piccolo corso d'acqua sul fondo; delle curiose formazioni di fango e un pozzo di 90 metri, perfettamente verticale, che viene risalito dal basso verso l'alto fino ad un salone terminale, cui segue un breve canyon sotterraneo. I più avventurosi possono anche scegliere i percorsi avventura, privi di sentiero, salendo su scalette o arrampicandosi sulle pareti, legati a corde di sicurezza e accompagnati da esperti speleologi.



Il complesso marchigiano delle Grotte di Frasassi, con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, offre uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinati del mondo. L'itinerario turistico è lungo 1,5 km e si percorre in circa 75 minuti. La visita inizia dalla Grotta Grande del Vento e prosegue con i Piccoli laghi, le stalattiti intarsiate, le stalagmiti lucenti e le numerose sale con arabeschi di cristallo e alabastro. I più avventurosi posso prenotare anche i due percorsi avventura di diversa difficoltà: il percorso azzurro (della durata di circa 2 ore e mezza) e il percorso rosso (della durata di circa 4 ore). Fino all'autunno.





 Le Grotte di Pastena si trovano all'interno della catena dei Monti Ausoni, in provincia di Frosinone. Ritenute tra i maggiori complessi sotterranei della penisola, sono attrezzate con comodi sentieri che permettono di visitare dieci sale con stalattiti e stalagmiti, laghetti e cascate, oltre ai drappeggi di calcite e alle bizzarre forme di erosione delle volte. Uno degli angoli più suggestivi è il Lago Blu, con una piccola cascata che, da un'altezza di circa 10 metri, si getta in un laghetto. La visita si conclude nella Sala del Monte Calvario, così detta perché un grosso deposito di roccia e fango forma una collinetta su cui alcune stalagmiti sembrano raffigurare le tre Croci, proprio come sul Monte Calvario.










 
Le Grotte di Stiffe sono uno dei fenomeni carsici più conosciuti d'Italia. Situate in provincia di L'Aquila sono attraversate da un torrente sotterraneo, che accompagna il visitatore per tutti i 700 metri di sviluppo del percorso turistico, formando spettacolari rapide e cascate. La visita dura circa un'ora e raggiunge la Seconda Cascata, con il suggestivo getto d'acqua che cade da un'altezza di 20 metri in una minuscola caverna.




 Le Grotte dell'Angelo di Pertosa, in provincia di Salerno, sono vecchie di 35 milioni di anni e ancora stupiscono il visitatore con il loro fiume sotterraneo, da percorrere a bordo di una piccola imbarcazione. Giunti all'approdo si hanno a disposizione tre itinerari di diversa lunghezza che portano alle cavità, tra le quali la suggestiva Grotta delle Spugne e la spettacolare concrezione del Paradiso.

  

Le Grotte di Castellana, in provincia di Bari, sono una delle attrazioni naturali più affascinanti e spettacolari del nostro Paese. La visita completa dura circa 2 ore e percorre circa 3 km di camminamenti, fino a raggiungere la Sala delle Grandi Cortine, con i drappi di alabastro colorati di rosso dalla presenza di ossido ferrico, e la Grotta Bianca definita, per il suo candore, la cavità più splendente del mondo. Per tutta l'estate la caverna d'accesso diventa il palcoscenico di Hell in the cave, rappresentazione multimediale che racconta l'Inferno di Dante Alighieri. Un grande spettacolo che conduce lo spettatore nelle visioni infernali della Divina Commedia tra coreografie aeree, suoni, immagini proiettate sulle pareti rocciose, attori e danzatori in veste di dannati e demoni che invadono la caverna.
La Grotta della Zinzulusa è forse il più bello tra i gioielli sotterranei del Salento. Utilizzata da Carmelo Bene per girare alcune sequenze del film Nostra Signora dei Turchi, deve il suo nome alle particolari formazioni calcaree che pendono dal soffitto, come degli stracci appesi (in dialetto salentino, zinzuli). L'ingresso della grotta si apre direttamente sul mare, nei pressi di Castro Marino, ed è raggiungibile a piedi, dal parcheggio soprastante, o in barca. La visita include tre diverse zone, ricche di stalagmiti e stalattiti, dove si alternane acque marine calde e acque dolci fredde. Al suo interno sono stati ritrovato fossili di uccelli, felini, cervi, elefanti, orsi e altri animali che l'hanno abitata nell'antichità.
 La Grotta di Su Mannau si trova in Sardegna, nel comune di Fluminimaggiore, si sviluppa per oltre 8 chilometri ed è nata 15 milioni di anni. Si visitano un'ampia caverna anticamente utilizzata come luogo di culto e un grande Salone Centrale, dal quale parte l'itinerario turistico che permette di ammirare concrezioni di diversi colori, laghetti, cascatelle e suggestivi pozzi. Nelle acque di Su Mannau sopravvive un piccolo gamberetto di origine marina, detto Stenasellus nuragicus, di colore bianco trasparente e completamente privo degli occhi, inutili nel buio delle grotte.



 Giuseppe Ortolano Fonte

mercoledì 10 aprile 2013

le spiagge più belle d'Europa




Si avvicina l’estate (almeno il calendario ci dice così) e perché non iniziare a pensare o a sognare a nuove spiagge da visitare?
Eccovi una classifica delle più belle d’Europa divise per “categoria”, perché non serve arrivare fino ai Caraibi per godere delle meraviglie del mare.
Potremmo anche giocare, durante l’estate, a depennare dalla lista posti scoperti o riscoperti, o giocare a “ce l’ho mi manca” prima di decidere la nostra prossima destinazione.
Pronti?

SPIAGGE SELVAGGE:


Formentera - Spiaggia di S’alga sull’isola di Espalmador
Separata da Formentera da 150 metri d’acqua, è un parco naturale di  proprietà privata che i turisti sono autorizzati a visitare, ma con rispetto! Non ci sono ristoranti ne bar, il che rende la spiaggia ancora più speciale. In barca o a nuoto, potete decidere come preferite raggiungerla.

 

Spagna - Spiaggia di îles Cíes, Galizia

Le sue spiagge, le acque limpide e il verde della sua vegetazione fanno di quest’isola un luogo da ammirare ed esplorare, e Fetovia è uno dei suoi tesori.

 

Spagna - Spiaggia de Las Catedrales, Lugo

Questa magnifica spiaggia ha la particolarità di essere circondata da falesie a forma di arco che, allungandosi fino ad oltre 30 metri di altezza, fanno pensare ad una cattedrale (da qui il nome il luogo). Quando la marea scende, si possono ammirare le grotte e i corridoi di pietra dalle forme curiose

 

 

 

Creta - Spiaggia di Balos

La penisola di Gramvoussa si trova a nord ovest dell’isola di Creta. Per raggiungerla, si può prendere una barca dal porto di Kissamos, o camminare lungo un sentiero tra le rocce; la striscia di sabbia separa il mare dalla laguna blu.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Turchia - Spiaggia di Olu Deniz

Considerata la migliore spiaggia della Turchia per la sua splendida posizione circondata dalle montagne.

 

 

 

 

 

SPIAGGE per LA LUNA di MIELE

 

Sicilia - Taormina

Offre vari tipi di spiaggia, da quelle di ghiaia di Mazzarò a quelle di Isola Bella, un isolotto popolare che si trova tra le insenature. La regione vanta numerose grotte che possono essere esplorate e a pochi km più a sud, a Giardini-Naxos, si trovano lunghe spiagge sabbiose ideali per il nuoto.

 

 

 

 

 

 

Croazia - Spiaggia di Stara Baska, Isola di Krk

Una spiaggia di piccole pietruzze bianche che offre acque cristalline. Vi sembrerà di essere alle Bahamas su quest’isola, la più grande della Croazia.

 

 

 

 

 

Sardegna - Costa Smerelda

Non solo famosa per essere luogo d’elezione per le vacanze dei ricchi e famosi, ma anche per le sue spiagge meravigliose e per le calette isolate.

 

 

 

 

 

 

 

 

Malta, Comino - Spiaggia di Blue Lagoon

E’ una tappa obbligata se si visita Malta. Situata nella parte sud dell’isola di Comino, nascosta in una baia accessibile solo in barca, svela all’arrivo le sue acque blu. Sembra di essere ai Caraibi, con il mare limpido e la sabbia bianca…

 

 

 

 

 SPIAGGE per FAMIGLIE

 

 

 

Tenerife - Spiaggia di las Teresitas

Una spiaggia artificiale che si distingue dalle altre dell’isola per il suo colore. Mentre il resto dell’isola è nera e vulcanica, qui la sabbia viene direttamente dal Sahara e si riconosce dal colore giallo e dallo spessore sorprendentemente sottile.

 

 

 

 

 

 

Sardegna - Spiagge Rena di Levante e Rena di Ponente, Capo Testa

Capo Testa è un istmo che si estende sulla punta nord della Sardegna come un dito che cerca di toccare la Corsica! Qui, le spiagge sembrano di un altro mondo…vedrete onde turchesi che si infrangono sulle rocce e bambini e adulti che si immergono per stare a mollo o esplorare i fondali marini dal blu intenso.

 

 

 

Portogallo - Spiaggia di Marinha, Algarve

Questa spiaggia è una delle tante del Sud del Portogallo, in Algarve, che offre un paesaggio magnifico. Praia da Marinha è l’ideale per godere sia della bellezza della natura che di momenti di relax in famiglia.

 

 

 

 

 

Regno Unito - Spiagge di Torquay, The English Riviera

L’English Riviera è formata da 20 spiagge e calette: grandi, di sabbia, isolate…molte sono note per la loro pulizia, e quindi ideali per i bambini. Se amate gli sport nautici, la pesca, o semplicemente il dolce far niente, la costa di Torbay offre una grande varietà di opzioni per tutti i gusti.

 

SPIAGGE per gli SPORTIVI:

 

 

Regno Unito - Hayle Towan Beach, North Cornish Coast

Questo tratto di spiaggia è conosciuto come la “3 km di sabbia dorata”. Con la bassa marea, tutte le spiagge di Hayle si uniscono per offrire un’impressionante distesa di sabbia perfetta per giocare a racchettoni, pallavolo o qualsiasi altro beach-sport. La spiaggia è talmente grande che non sembra mai affollata.

 

 

 

Francia - Spiaggia di Biarritz

Circondata dal casinò e dai suoi hotel, la spiaggia di Biarritz è conosciuta in tutto il mondo per la pratica del surf!

 

 

 

 

 

 

 

Spagna - Spiaggia di Bolonia, Tarifa

Considerata come il paradiso europeo del windsurf, la spiaggia di Tarifa si estende per 4 km di sabbia bianca e fina. 

 

 

 

 

 

Irlanda - Spiaggia di Sligo

All’estremo nord dell’Irlanda si trova la spiaggia di Sligo, dove le onde sono perfette sia per principianti che per esperti. I surfisti la adorano, è un vero paradiso per lo sport!

 

 

 

 

 

 

 

 

Germania - Spiaggia di Sankt Peter Ording

Fulcro della competizione mondiale di kitesurf, Sankt Peter Ording è conosciuta per i suoi 12 km di larghezza e per le sue dune. Si trova nel parco nazionale di Wattenmeer e la sua morfologia varia molto in funzione delle maree.

 

 

 

 

 

 

 

 

Spagna - Spiaggia di Mundaka

Ecco una delle spiagge dove si possono cavalcare le onde migliori d’Europa, situata nel nord della Spagna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spagna - Spiaggia del Patín, Ferrol

A 20 km da Ferrol, è il luogo perfetto per i surfisti. Da sapere: durante il mese di settembre, si tiene il campionato del mondo di surf.

 

 

 

 

 

SPIAGGE NUDISTE:

 

 

Francia - Spiaggia di Montalivet

E’ il riferimento per il movimento naturista di tutto il mondo! E’ stata infatti la prima spiaggia nudista, negli anni ’50.

 

 

 

 

 

 

 

Creta - Spiaggia di Plakias

Una delle più celebri spiagge nudiste in Europa; essendo circondata da colline e montagne, il paesaggio e la posizione la rendono ancora più speciale. Anche le immersioni sono abitualmente praticate.

 

 

 

 

 

Germania - Isola di Sylt

E’ la più grande tra le isole tedesche a nord del paese. I suoi paesaggi spettacolari e la discrezione delle dune sabbiose offrono un contesto perfetto per il nudismo.

 

 

 

 

 

Cipro - Spiaggia di Pissouri

Anche se il nudismo non è ufficialmente permesso a Cipro, qui ci sono numerose spiagge dove poterlo praticare, in particolare le insenature che si trovano intorno alla città di Pissouri.







Pronti per giocare?

Quante avete già visitato e quante sulla vostra To Do List?
Vi è venuta voglia di visitarne qualcuna quest’anno? (per quello vi aiutiamo noi ; ) )