giovedì 23 maggio 2013

Stalattiti e Stalagmiti da esplorare

le 10 Grotte più belle d'Italia dalla Liguria alla Sardegna

Per visitare grotte e caverne non è necessario calzare il caschetto, accendere tremolanti lampade al carburo e calarsi nel vuoto su ondeggianti corde sospese. Le dieci più belle cavità naturali italiane hanno infatti attrezzato itinerari accessibili al pubblico, illuminati e da percorrere in tutta sicurezza, anche con bambini al seguito.

 Le Grotte di Toirano si trovano a pochi chilometri dal mare, nel massiccio calcareo di dolomiti grigie della Val Varatella, in provincia di Savona. Il complesso sotterraneo comprende oltre 150 caverne naturali, ancora oggetto di ricerca. Alcune sono aperte al pubblico dal 1953 e offrono al visitatore la possibilità di camminare per circa 1300 metri tra spettacolari stalattiti e stalagmiti. Nella grotta della Bàsura (della strega) è esposto uno scheletro di orso preistorico parzialmente ricostruito, mentre nella sala più ampia della Grotta Inferiore di Santa Lucia, chiamata Pantheon, si ammira una stalagmite ricoperta di cristalli di aragonite definita per la sua bellezza la "perla" della grotta. La visita termina nella caverna del Tanone, utilizzata come rifugio antiaereo durante l'ultima guerra mondiale e oggi suggestivo palcoscenico per concerti e balletti.


La Grotta del Gigante è la cavità turistica più grande del mondo. Si trova a Sgonico, vicino a Trieste ed è formata da un unico salone alto più di 98 metri. Salendo un'imponente scalinata di 360 gradini in pietra si ammira dall'alto la Grande Caverna, mentre scendendo alla base della grotta si incontrano grandi concrezioni colorate e il Palazzo delle Ninfe: un vero e proprio mare di stalattiti e stalagmiti. Oltrepassata la Colonna Ruggero, la più alta stalagmite presente in grotta, si risale sino al terrazzo, dal quale si vedono centinaia di stalattiti pendere dalla volta e si domina l'immensa caverna che si spalanca sotto i piedi.

La Grotta del Vento si trova nel Parco delle Alpi Apuane, in Toscana. La visita può durare da una a tre ore, a seconda dell'itinerario scelto e della voglia di camminare, e permette di ammirare stalattiti e stalagmiti, quasi tutte vive, cioè in fase di accrescimento; un piccolo corso d'acqua sul fondo; delle curiose formazioni di fango e un pozzo di 90 metri, perfettamente verticale, che viene risalito dal basso verso l'alto fino ad un salone terminale, cui segue un breve canyon sotterraneo. I più avventurosi possono anche scegliere i percorsi avventura, privi di sentiero, salendo su scalette o arrampicandosi sulle pareti, legati a corde di sicurezza e accompagnati da esperti speleologi.



Il complesso marchigiano delle Grotte di Frasassi, con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, offre uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinati del mondo. L'itinerario turistico è lungo 1,5 km e si percorre in circa 75 minuti. La visita inizia dalla Grotta Grande del Vento e prosegue con i Piccoli laghi, le stalattiti intarsiate, le stalagmiti lucenti e le numerose sale con arabeschi di cristallo e alabastro. I più avventurosi posso prenotare anche i due percorsi avventura di diversa difficoltà: il percorso azzurro (della durata di circa 2 ore e mezza) e il percorso rosso (della durata di circa 4 ore). Fino all'autunno.





 Le Grotte di Pastena si trovano all'interno della catena dei Monti Ausoni, in provincia di Frosinone. Ritenute tra i maggiori complessi sotterranei della penisola, sono attrezzate con comodi sentieri che permettono di visitare dieci sale con stalattiti e stalagmiti, laghetti e cascate, oltre ai drappeggi di calcite e alle bizzarre forme di erosione delle volte. Uno degli angoli più suggestivi è il Lago Blu, con una piccola cascata che, da un'altezza di circa 10 metri, si getta in un laghetto. La visita si conclude nella Sala del Monte Calvario, così detta perché un grosso deposito di roccia e fango forma una collinetta su cui alcune stalagmiti sembrano raffigurare le tre Croci, proprio come sul Monte Calvario.










 
Le Grotte di Stiffe sono uno dei fenomeni carsici più conosciuti d'Italia. Situate in provincia di L'Aquila sono attraversate da un torrente sotterraneo, che accompagna il visitatore per tutti i 700 metri di sviluppo del percorso turistico, formando spettacolari rapide e cascate. La visita dura circa un'ora e raggiunge la Seconda Cascata, con il suggestivo getto d'acqua che cade da un'altezza di 20 metri in una minuscola caverna.




 Le Grotte dell'Angelo di Pertosa, in provincia di Salerno, sono vecchie di 35 milioni di anni e ancora stupiscono il visitatore con il loro fiume sotterraneo, da percorrere a bordo di una piccola imbarcazione. Giunti all'approdo si hanno a disposizione tre itinerari di diversa lunghezza che portano alle cavità, tra le quali la suggestiva Grotta delle Spugne e la spettacolare concrezione del Paradiso.

  

Le Grotte di Castellana, in provincia di Bari, sono una delle attrazioni naturali più affascinanti e spettacolari del nostro Paese. La visita completa dura circa 2 ore e percorre circa 3 km di camminamenti, fino a raggiungere la Sala delle Grandi Cortine, con i drappi di alabastro colorati di rosso dalla presenza di ossido ferrico, e la Grotta Bianca definita, per il suo candore, la cavità più splendente del mondo. Per tutta l'estate la caverna d'accesso diventa il palcoscenico di Hell in the cave, rappresentazione multimediale che racconta l'Inferno di Dante Alighieri. Un grande spettacolo che conduce lo spettatore nelle visioni infernali della Divina Commedia tra coreografie aeree, suoni, immagini proiettate sulle pareti rocciose, attori e danzatori in veste di dannati e demoni che invadono la caverna.
La Grotta della Zinzulusa è forse il più bello tra i gioielli sotterranei del Salento. Utilizzata da Carmelo Bene per girare alcune sequenze del film Nostra Signora dei Turchi, deve il suo nome alle particolari formazioni calcaree che pendono dal soffitto, come degli stracci appesi (in dialetto salentino, zinzuli). L'ingresso della grotta si apre direttamente sul mare, nei pressi di Castro Marino, ed è raggiungibile a piedi, dal parcheggio soprastante, o in barca. La visita include tre diverse zone, ricche di stalagmiti e stalattiti, dove si alternane acque marine calde e acque dolci fredde. Al suo interno sono stati ritrovato fossili di uccelli, felini, cervi, elefanti, orsi e altri animali che l'hanno abitata nell'antichità.
 La Grotta di Su Mannau si trova in Sardegna, nel comune di Fluminimaggiore, si sviluppa per oltre 8 chilometri ed è nata 15 milioni di anni. Si visitano un'ampia caverna anticamente utilizzata come luogo di culto e un grande Salone Centrale, dal quale parte l'itinerario turistico che permette di ammirare concrezioni di diversi colori, laghetti, cascatelle e suggestivi pozzi. Nelle acque di Su Mannau sopravvive un piccolo gamberetto di origine marina, detto Stenasellus nuragicus, di colore bianco trasparente e completamente privo degli occhi, inutili nel buio delle grotte.



 Giuseppe Ortolano Fonte

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