giovedì 21 marzo 2013

La Corriera del Barbera



La Storia del Barolo  

La nascita del Barolo come vini si può datare circa verso gli inizi del ’800, anche se già da prima il vitigno Nebbiolo era coltivato. Già nel 1268 a Rivoli in provincia di Cuneo, mentre a La Morra le prime fonti certe partono dal 1495.

La Prima dicitura “Barolo” la si può trovare solo nel 1730 a Londra in scambi di merce tra i Savoia e l’ambasciatore inglese.
Nel 1800 si avviano da Barolo i primi processi lavorativi per ottenere solo vini secchi e non più dolci.
La prima persona che realizzò questo processo innovativo fu la marchesa di Barolo Giulia Colbert Falletti, seguendo la tipologia dei vini prodotti in “Bordeaux”, quindi completamente secchi. Per realizzare questi vini fu chiamato un famoso enologo francese, il conte Oudart. Il quale portò la sua esperienza in Piemonte e in particolare nelle langhe.
Il grande risultato ottenuto dalla marchesa e da Oudart fu il primogenito “Barolo” di quelli attuali. Sin da subito questo grande vino si contraddistinse in tutta Europa come vino che può essere conservato e adatto all’invecchiamento.
Nel 1873 i primi riconoscimenti con 7 medaglie d’oro al concorso di Vienna tra i più prestigiosi dell’epoca.
Un anno di svolta molto importante fu il 1934 quando il 30 giugno nacque il Consorzio dei vini tipici di Barolo e Barbaresco. Quest’associazione aveva il compito di difendere i due grandi vini albesi. Bisogna aspettare poco più di 30 anni per vedere rafforzato il lavoro per la qualità della produzione. Il 23 aprile 1966 viene dato il riconoscimento alla DOC e il 1 luglio 1980 alla DOCG.
 

La Storia della Barbera  

La Barbera è il vitigno più rappresentativo del Piemonte e in particolare del Monferrato. La sua diffusione è stata costante negli ultimi tre secoli e in particolare dalla seconda metà del 1800 poiché  venne identificato come vitigno robusto, capace di fornire un prodotto fine ed elegante. L'origine del vitigno è già testimoniata nelle carte dell'archivio capitolare di Casale nel 1249 e il nome pare tragga origine dal legame del vitigno con le famiglie piemontesi che portavano il cognome BARBERI modificato in BARBERO - BARBERIS.

Attualmente rappresenta più del 50% della produzione del Monferrato; per svariati decenni ha rappresentato il classico vino rosso da pasto; oggi grazie ad un scelta mirata delle aziende avvedute la qualità del prodotto ha raggiunto livelli molto alti. Il riconoscimento della Denominazione d'Origine Controllata risale al 1970 e la produzione avviene su 65 comuni della provincia di ASTI e 51 comuni della provincia di ALESSANDRIA; le D.O.C. del Castello di Razzano sono tre così suddivise:
- BARBERA DEL MONFERRATO, vino di pronta beva.
- BARBERA D'ASTI, invecchiamento minimo sei mesi, vino da bere nei due, tre anni.
- BARBERA D'ASTI SUPERIORE, vino con affinamento sempre in legno (botte grande tradizionele o barrique) e con un invecchiamento di tre anni...



Il castello di Serralunga venne edificato tra il 1340 ed il 1357 per volere della famiglia dei Falletti: affascina per la sua verticalità punteggiata di bifore, merli ghibellini e fasce di archetti pensili. Eretto come fortezza militare in esso non sono infatti presenti arredi dal momento che non è mai stato abitato dalla famiglia Falletti ma era dimora dei soli soldati che da questo maniero respingevano gli attacchi degli invasori. Di particolare interesse gli affreschi del XV secolo presenti nel Salone dei Valvassori, rappresentanti il martirio di Caterina d'Alessandria, unici peraltro all'interno di tutto il castello che ha subito nel corso dei secoli piccoli ritocchi ma che presenta praticamente intatta l'antica struttura. È un "Donjon"(dal francese Dongione), infatti questa caratteristica lo rende unico sul panorama nazionale insieme alla torre circolare che per quell'epoca era una costruzione decisamente all'avanguardia.
Dal
2007 fa parte del circuito degli 8 castelli, meglio noto come Castelli Doc. La rete dei castelli include i manieri di Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d'Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi, Mango e Benevello. È inoltre inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.
 

Se vi abbiamo fatto venire voglia di un calice di vino.. vi aspettiamo.. domenica inseme a noi

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