le 10 Grotte più belle d'Italia dalla Liguria alla Sardegna
Per
visitare grotte e caverne non è necessario calzare il caschetto,
accendere tremolanti lampade al carburo e calarsi nel vuoto su
ondeggianti corde sospese. Le dieci più belle cavità naturali italiane
hanno infatti attrezzato itinerari accessibili al pubblico, illuminati e
da percorrere in tutta sicurezza, anche con bambini al seguito.
Le Grotte di Toirano
si trovano a pochi chilometri dal mare, nel massiccio calcareo di
dolomiti grigie della Val Varatella, in provincia di Savona. Il
complesso sotterraneo comprende oltre 150 caverne naturali, ancora
oggetto di ricerca. Alcune sono aperte al pubblico dal 1953 e offrono al
visitatore la possibilità di camminare per circa 1300 metri tra
spettacolari stalattiti e stalagmiti. Nella grotta della Bàsura (della
strega) è esposto uno scheletro di orso preistorico parzialmente
ricostruito, mentre nella sala più ampia della Grotta Inferiore di Santa
Lucia, chiamata Pantheon, si ammira una stalagmite ricoperta di
cristalli di aragonite definita per la sua bellezza la "perla" della
grotta. La visita termina nella caverna del Tanone, utilizzata come
rifugio antiaereo durante l'ultima guerra mondiale e oggi suggestivo
palcoscenico per concerti e balletti.
La Grotta del Gigante
è la cavità turistica più grande del mondo. Si trova a Sgonico, vicino a
Trieste ed è formata da un unico salone alto più di 98 metri. Salendo
un'imponente scalinata di 360 gradini in pietra si ammira dall'alto la
Grande Caverna, mentre scendendo alla base della grotta si incontrano
grandi concrezioni colorate e il Palazzo delle Ninfe: un vero e proprio
mare di stalattiti e stalagmiti. Oltrepassata la Colonna Ruggero, la più
alta stalagmite presente in grotta, si risale sino al terrazzo, dal
quale si vedono centinaia di stalattiti pendere dalla volta e si domina
l'immensa caverna che si spalanca sotto i piedi.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyJcggyFP80edOoMvbUHpdr0j5I3gqLAmLoQvgHWITmWf6saIrHqXj1e39XmLKc89bfGAxYEkTMEcwJcZwZMvR6DAsM36XmQXfR1gzXzBQ9tlQ7gC8PNiyS_nrZt-zsPntFW3572LAkUG6/s320/Vento2.jpg)
La Grotta del Vento si
trova nel Parco delle Alpi Apuane, in Toscana. La visita può durare da
una a tre ore, a seconda dell'itinerario scelto e della voglia di
camminare, e permette di ammirare stalattiti e stalagmiti, quasi tutte
vive, cioè in fase di accrescimento; un piccolo corso d'acqua sul fondo;
delle curiose formazioni di fango e un pozzo di 90 metri, perfettamente
verticale, che viene risalito dal basso verso l'alto fino ad un salone
terminale, cui segue un breve canyon sotterraneo. I più avventurosi
possono anche scegliere i percorsi avventura, privi di sentiero, salendo
su scalette o arrampicandosi sulle pareti, legati a corde di sicurezza e
accompagnati da esperti speleologi.
Il complesso marchigiano delle Grotte di Frasassi,
con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, offre
uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinati del mondo.
L'itinerario turistico è lungo 1,5 km e si percorre in circa 75 minuti.
La visita inizia dalla Grotta Grande del Vento e prosegue con i Piccoli
laghi, le stalattiti intarsiate, le stalagmiti lucenti e le numerose
sale con arabeschi di cristallo e alabastro. I più avventurosi posso
prenotare anche i due percorsi avventura di diversa difficoltà: il
percorso azzurro (della durata di circa 2 ore e mezza) e il percorso
rosso (della durata di circa 4 ore). Fino all'autunno.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaQVX0JB5ozJztuWLX4Kxi5qzc0aSfxcVI_HO0dmfFMARvK26wswjIg53Ad09dC1B4eAassX87VGISoc4gyMvILkshgNcxjCYh9m3CM1Z8D3lE7JxbGPRh0UU_XlCUDx-xBYqeyFUu3mJm/s320/Pastena.jpg)
Le Grotte di Pastena
si trovano all'interno della catena dei Monti Ausoni, in provincia di
Frosinone. Ritenute tra i maggiori complessi sotterranei della penisola,
sono attrezzate con comodi sentieri che permettono di visitare dieci
sale con stalattiti e stalagmiti, laghetti e cascate, oltre ai drappeggi
di calcite e alle bizzarre forme di erosione delle volte. Uno degli
angoli più suggestivi è il Lago Blu, con una piccola cascata che, da
un'altezza di circa 10 metri, si getta in un laghetto. La visita si
conclude nella Sala del Monte Calvario, così detta perché un grosso
deposito di roccia e fango forma una collinetta su cui alcune stalagmiti
sembrano raffigurare le tre Croci, proprio come sul Monte Calvario.
Le Grotte di Stiffe sono
uno dei fenomeni carsici più conosciuti d'Italia. Situate in provincia
di L'Aquila sono attraversate da un torrente sotterraneo, che accompagna
il visitatore per tutti i 700 metri di sviluppo del percorso turistico,
formando spettacolari rapide e cascate. La visita dura circa un'ora e
raggiunge la Seconda Cascata, con il suggestivo getto d'acqua che cade
da un'altezza di 20 metri in una minuscola caverna.
Le Grotte dell'Angelo
di Pertosa, in provincia di Salerno, sono vecchie di 35 milioni di anni
e ancora stupiscono il visitatore con il loro fiume sotterraneo, da
percorrere a bordo di una piccola imbarcazione. Giunti all'approdo si
hanno a disposizione tre itinerari di diversa lunghezza che portano alle
cavità, tra le quali la suggestiva Grotta delle Spugne e la
spettacolare concrezione del Paradiso.
Le Grotte di Castellana,
in provincia di Bari, sono una delle attrazioni naturali più
affascinanti e spettacolari del nostro Paese. La visita completa dura
circa 2 ore e percorre circa 3 km di camminamenti, fino a raggiungere la
Sala delle Grandi Cortine, con i drappi di alabastro colorati di rosso
dalla presenza di ossido ferrico, e la Grotta Bianca definita, per il
suo candore, la cavità più splendente del mondo. Per tutta l'estate la
caverna d'accesso diventa il palcoscenico di Hell in the cave,
rappresentazione multimediale che racconta l'Inferno di Dante Alighieri.
Un grande spettacolo che conduce lo spettatore nelle visioni infernali
della Divina Commedia tra coreografie aeree, suoni, immagini proiettate
sulle pareti rocciose, attori e danzatori in veste di dannati e demoni
che invadono la caverna.
La Grotta della Zinzulusa
è forse il più bello tra i gioielli sotterranei del Salento. Utilizzata
da Carmelo Bene per girare alcune sequenze del film Nostra Signora dei
Turchi, deve il suo nome alle particolari formazioni calcaree che
pendono dal soffitto, come degli stracci appesi (in dialetto salentino,
zinzuli). L'ingresso della grotta si apre direttamente sul mare, nei
pressi di Castro Marino, ed è raggiungibile a piedi, dal parcheggio
soprastante, o in barca. La visita include tre diverse zone, ricche di
stalagmiti e stalattiti, dove si alternane acque marine calde e acque
dolci fredde. Al suo interno sono stati ritrovato fossili di uccelli,
felini, cervi, elefanti, orsi e altri animali che l'hanno abitata
nell'antichità.![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ESJ7d-CpKc8vfeoPoYBs5wPeARjaMdW_B-OnWJTrt2KlwCudJEYMtJPOgvMnoDQGsSdGmhYhw-MRAevTXJT52Q7QaWQuVC5hUIUvS7Yc4vrM7g6Ut9S8kWB1wn1sqlnwiIAbWPNaIFb2/s400/Zinzu1.jpg)
La Grotta di Su Mannau
si trova in Sardegna, nel comune di Fluminimaggiore, si sviluppa per
oltre 8 chilometri ed è nata 15 milioni di anni. Si visitano un'ampia
caverna anticamente utilizzata come luogo di culto e un grande Salone
Centrale, dal quale parte l'itinerario turistico che permette di
ammirare concrezioni di diversi colori, laghetti, cascatelle e
suggestivi pozzi. Nelle acque di Su Mannau sopravvive un piccolo
gamberetto di origine marina, detto Stenasellus nuragicus, di colore
bianco trasparente e completamente privo degli occhi, inutili nel buio
delle grotte.
Giuseppe Ortolano Fonte